Raggiunta l’intesa – in Toscana – tra Regione, istituti di credito, sindacati e associazioni di categoria – per l’anticipo ai lavoratori della cassa integrazione o di altri ammortizzatori sociali. Le banche – in sostanza – potranno anticipare a costo zero ed a tasso zero fino a 1400 euro come apertura di credito e in un’unica soluzione per l’emergenza Covid e con un finanziamento al massimo di 6000 euro, in sette mesi e con importi mensili fino a 900 euro, per la cassa integrazione straordinaria ‘tradizionale’.
L’accordo vale per Cigo e il Fis, ma anche per la Cig in deroga e la Cisoa, che è la cassa integrazione salariale per gli operai del settore agricolo. In questo modo, in attesa che l’Inps eroghi il sostegno al reddito, i lavoratori oggi a casa o in cassa integrazione (magari parziale) per l’emergenza sanitaria in atto potranno contare su un’entrata mensile certa.
L’intesa prevede anche l’attivazione, in ultima istanza, di un fondo di garanzia per consentire l’accesso all’anticipo degli ammortizzatori sociali anche a chi non avesse i titoli di merito di credito richiesti dalle banche. In questo modo nessuno sarà tagliato fuori. L’apertura di credito per l’anticipo concesso dalle banche cesserà con il versamento da parte dell’Inps del trattamento di integrazione salariale. L’intesa regionale è un protocollo aperto: altri istituti di credito potranno aggiungersi.
‘Come Regione garantiremo il corretto ed efficace passaggio di informazioni fra istituti di credito, Inps, sindacati, associazioni di imprenditori e aziende – sottolinea l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli – e comunicheremo con tempestività alle banche le richieste di attivazione di ammortizzatori sociali autorizzate per cui potranno procedere con le anticipazioni”’
‘La Toscana – aggiunge l’assessore al lavoro Cristina Grieco – è stata tra le prime Regioni in Italia a farsi trovare pronta per la partenza della cassa integrazione. Solo per la Cig in deroga fino ad oggi, ovvero fino alla mattina del 14 aprile, sono state presentate quasi 24 mila domande per poco meno di 57 mila lavoratori privi di altri ammortizzatori’.
Soddisfatti anche i firmatari dell”accordo. Per la Cia Toscana ‘la possibilità di applicazione anche al settore agricolo è un segnale di attenzione importante’ mentre per Confindustria Toscana il protocollo odierno ‘contribuisce a dare un segnale importante ai collaboratori delle aziende toscane’. Confartigianto e Cna auspicano che ci si metta al lavoro per trovare al più presto le modalità operative che consentano l’estensione dell’anticipazione dell’assegno per l’emergenza Covid-19 anche al fondo privatistico Fsba, le cui prestazioni sono comunque già in fase di erogazione. Il fondo costituisce l’ammortizzatore sociale per le imprese artigiane. Un obiettivo condiviso dalla Regione.
‘Vigileremo – cha fatto invece sapere Anna Lapini, presidente di Confcommercio Toscana – affinché l’accordo sia rispettato nei fatti dagli istituti di credito”. “Imprenditori e lavoratori non possono essere lasciati soli a subire gli effetti negativi di questa pandemia – ha fatto eco Nico Gronchi, presidente di Confesercenti Toscana -. Salvare la salute, anche quella dell’economia, deve essere obiettivo primario per tutti”.
Feedback positivi sono arrivati anche da Legacoop Toscana: il presidenteRoberto Negrini. Soddisfatti – ha detto – ‘per un accordo che non lascia indietro nessuno’.
Infine – per i sindacati Cgil, Cisl e Uil il protocollo sottoscritto riafferma la volontà di affrontare e risolvere insieme “i temi enormi posti dall’epidemia Covid-19”. L’anticipo degli ammortizzatori sociali – hanno detto – eviterà che lavoratori e lavoratrici siano nel frattempo privi di reddito’