Da Giotto a Leonardo da Vinci, passando per Niccolò Machiavelli, Giuseppe Garibaldi e Antonio Gramsci sono 130 in Italia le Case della memoria, dove hanno vissuto o sono nati personaggi illustri, distribuite su 14 regioni di cui 40 si trovano solo in Toscana.
E proprio in Toscana nasce una Rete europea: oggi si è tenuta la presentazione dell’iniziativa a Firenze e domani a Caprese Michelangelo si terrà la firma del protocollo.
Un progetto per valorizzare le Case della memoria
Un’iniziativa partita nel 2015 che si è poi bloccata con il Covid. “Adesso riprendiamo il discorso fondando la Rete e cominciando concretamente a lavorare – spiega Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione nazionale Case della memoria – domani a Caprese Michelangelo sarà firmato il protocollo che ne sancirà la nascita e verrà presentato un piano di localizzazione delle Case a livello europeo. L’obiettivo è favorire la conoscenza, l’attrattività economica e turistica di queste Case museo e dei paesaggi culturali di cui fanno parte”.
All’incontro di questa mattina ha partecipato, fra gli altri, la vicesindaca e assessora alla cultura del Comune di Firenze. La giornata fiorentina è proseguita con la visita a Casa Buonarroti, quindi la delegazione si è spostata ad Arezzo alla Casa museo Ivan Bruschi e in serata sarà a Caprese Michelangelo dove verrà presentato il volume su Michelangelo “Genio e regolatezza del Rinascimento”.
Domani è in programma il convegno internazionale con gli interventi dei coordinatori regionali dell’Associazione nazionale Case della memoria e dei responsabili della Rete europea, quindi la firma del protocollo. Infine domenica, sempre in provincia di Arezzo, visita al borgo di Anghiari e al Museo della Madonna del parto di Monterchi.