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Casa dei pesci, cinque nuove sculture per il museo sottomarino di Talamone

Si arricchisce il progetto per la salvaguardia dei fondali nato dall’idea di Paolo Fanciulli: posizionate davanti alla scogliera del Cannone le opere realizzate questa primavera da artisti internazionali

Un museo sommerso per salvare i fondali marini - © Casa dei Pesci

Genesi, Porta per gli abissi, Cimitero senza nome, Il guardiano, Il sigillo. Sono questi i titoli delle opere realizzate questa primavera e che sono state posizionate nel museo sottomarino di Talamone. Cinque nuove sculture ideate da altrettanti artisti internazionali sono state, infatti, collocate davanti alla scogliera del Cannone e vanno così ad ampliare la Casa dei pesci.

Le creazioni in marmo, immerse a breve distanza dalla costa a una profondità di 6-7 metri, sono visibili non solo da subacquei esperti ma anche da nuotatori che fanno snorkeling in superficie.  

La Casa dei pesci

Il progetto, nato nel 2006 dall’idea di Paolo Fanciulli, il pescatore ambientalista che, da anni, lavora per preservare l’ecosistema e chi lo abita, vuole impedire pratiche scorrette di cattura della fauna ittica, migliorare il ripopolamento, creare percorsi didattici unici e, quindi, dare vita a un nuovo modello di turismo responsabile.

Le opere si vanno ad aggiungere alle 24 già esistenti e, per favorire il turismo sul territorio, quest’estate sono state esposte sul molo del porto di Talamone. Per contrastare la pesca illegale e proteggere la biodiversità della Maremma, sono state inoltre realizzate tre nuove barriere.

Le opere

I blocchi arrivano a pesare anche 19 tonnellate. Negli anni, le Cave Michelangelo hanno donato circa 100 blocchi. Nella maggior parte dei casi sono stati calati in mare davanti a Talamone nel Comune di Orbetello. Tra questi, ventiquattro sono stati scolpiti da artisti provenienti da tutto il mondo prima di essere calati in mare, mentre una ventina, detti “segni d’arte”, sono stati posizionati ad Alberese come sentinelle del mare.

La Casa dei polpi

Il progetto “casa dei polpi” a Talamone: il comico Giovanni Storti ha partecipato alla messa a dimora dei primi orci in fondo al mare

Infine si è sviluppato un ulteriore progetto innovativo: la Casa dei polpi, che, attraverso la posa in mare di tane artificiali di terracotta (le cosiddette anfore), vuole offrire a questo splendido animale una tana sicura e un luogo favorevole alla riproduzione.

Tra i testimonial di questa attività ricordiamo anche l’attore e comico Giovanni Storti, componente del trio Aldo Giovanni e Giacomo. Storti, da tempo impegnato in progetti ambientali, ha subito accolto con entusiasmo il progetto della Casa dei polpi. Forte di oltre un milione di followers su Instagram offrirà il giusto risalto all’iniziativa.

“L’entusiasmo di Paolo è contagioso – afferma Storti -. Questo è un progetto che crea consapevolezza. Essere consapevoli delle nostre azioni e capire che quel che facciamo è importante, ha un impatto su quel che ci circonda. Se distruggiamo la natura, attorno a noi, distruggiamo noi stessi”.

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