La città di Carrara ha ufficializzato la sua candidatura come Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026.
È cominciato il percorso della città del marmo per presentare la propria candidatura: è la prima città toscana che compie il primo passo verso il nuovo riconoscimento istituito dal Ministero della Cultura con la legge di bilancio 2024.
Il Comune di Carrara si sta adesso occupando di predisporre la proposta da sottoporre al Ministero della Cultura con il coinvolgimento di numerose realtà del territorio, sia pubbliche che private, e il supporto tecnico della Fondazione Fitzcarraldo di Torino.
Il comitato tecnico e curatoriale sarà invece composto dal direttore della candidatura Franco Bianchini affiancato da Pasquale Direse, Federico Giannini, Emanuele Guidi, Alberto Gulli, Maura Crudeli e Cinzia Compalati.
Il dossier definitivo dovrà essere inviato a Roma entro il 30 giugno poi, tra tutte le candidature presentate, a settembre la giuria selezionerà la cinquina dei finalisti ed entro la fine di ottobre il progetto prescelto sarà proposto al Ministro.
Il riconoscimento di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea è stato istituito dal Ministero della Cultura per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
Il bando finanzia progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea.
Per questo sono numerosi e diversi tra loro gli aspetti che dovranno essere contenuti nel dossier e che dovranno abbracciare tutto il 2026. Il dossier di candidatura dovrà specificare anche le ricadute che si ipotizza che questi possano lasciare sul territorio o ancora la loro sostenibilità economico-finanziaria.
“Sostengo la candidatura di Carrara a capitale italiana dell’arte contemporanea 2026″ – ha detto il presidente della Regione Toscana – “Crediamo fortemente nell’arte contemporanea in una regione che vanta uno straordinario patrimonio storico-artistico, architettonico e paesaggistico, celebrato e riconosciuto in tutto il mondo. Dobbiamo aggiungere oggi varie esperienze artistiche di rilievo e realizzazioni in grado di tracciare linee di ‘continuità’ o di rinnovamento rispetto alle evidenze del ricchissimo passato, e Carrara è in linea perfetta con una simile vocazione. Carrara città creativa Unesco, Carrara con il suo marmo, con il suo genio, grazie a questa candidatura, potrà cogliere adesso un’occasione preziosa per generare e potenziare sul suo territorio una rete fatta di tante attitudini e di eccellenze mettendole a sistema. E sarà questo un modo per dare un nuovo slancio alla promozione dell’arte contemporanea, alla rigenerazione urbana attraverso il recupero di spazi per la cultura e alla valorizzazione di giovani artisti locali e internazionali grazie all’impegno e al lavoro della sindaca Serena Arrighi”.
“Per noi questo bando rappresenta un po’ un manifesto di quello che vogliamo costruire a Carrara – ha spiegato la sindaca di Carrara -, ho sempre detto chiaramente di considerare la cultura un imprescindibile volano di sviluppo e di rilancio per la nostra città e questo è un passo concreto verso questa direzione. Carrara, come riporta il titolo scelto per questa candidatura, è realmente ‘contemporanea da 2mila anni’ perché è dai tempi dei romani che qui si trasforma la materia e si sperimenta. Secolo dopo secolo sono cambiate le forme, i gusti, le tecniche, ma Carrara, Città Creativa Unesco per l’Arte e l’Artigianato, è sempre rimasta una città del fare e allo stesso tempo una città di tradizione e una città di innovazione. Il nostro compito e il nostro obiettivo sono ora quelli di mettere a sistema tutto quello che la città può offrire e di farlo con una visione di alto respiro. Se vogliamo che Carrara tenga il passo della propria storia c’è bisogno di programmazione e di progettualità. Aggiudicarci il titolo di Capitale italiana dell’Arte Contemporanea sarebbe una magnifica occasione per dare maggiore visibilità al nostro territorio, ma anche per sviluppare idee e dare spazio alle tante realtà artistiche, piccole e grandi, che sono presenti in città. Sono convinta che Carrara sia già una delle tante capitali italiane dell’arte contemporanea, a prescindere dall’aggiudicarsi o meno il titolo. In questi mesi con il supporto di Fondazione Fitzcarraldo si è già potuto innescare un processo virtuoso di riflessione sulla nostra città, sui suoi tanti punti di forza e sugli aspetti che invece richiedono interventi. Si tratta di un processo non semplice, ma altamente stimolante che ci dà la possibilità di rapportarci con tantissime realtà del territorio, sia pubbliche che private, e con professionisti dei diversi campi e diversi settori. In ogni caso, siamo certi che tutto questo lavoro non andrà sprecato, ma ci lascerà un bagaglio di conoscenze e di indicazioni sul quale continuare a costruire la Carrara di domani”.
“La partecipazione di Carrara a Capitale dell’arte contemporanea 2026 risponde appieno agli obiettivi del bando ministeriale, che punta molto sulla creazione di reti tra pubblico e privato per la promozione dell’arte contemporanea, sulla rigenerazione urbana attraverso il recupero di spazi per la cultura e sulla valorizzazione dei giovani artisti locali e non, anche attraverso il sistema delle residenze d’artista – ha spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Carrara -. Su molti di questi obiettivi si sta già lavorando da tempo anche grazie alle azioni intraprese da Carrara città creativa Unesco, si pensi per esempio a Carrara Studi Aperti, alla Project Room, al simposio internazionale Unesco dei giovani scultori e alle molte connessioni attivate in diversi progetti con soggetti culturali vari del territorio, dalle fondazioni alle associazioni. Sarà ora fondamentale per questa candidatura rafforzare ulteriormente questa cooperazione e la disponibilità raccolta ad oggi è stata davvero ottima da parte di tutti coloro che sono stati chiamati a sostenere e promuovere questa mission. La candidatura sarà inoltre un ulteriore input per dare gambe a molti progetti di rigenerazione urbana attraverso l’arte contemporanea. Carrara è da sempre meta e sede di giovani artisti nazionali e internazionali, molti dei quali, formatisi nella nostra Accademia, scelgono poi di vivere nella nostra città per affinare la loro vocazione creativa, anche con il confronto con i nostri artigiani e i loro antichi e preziosi saperi. Contiamo con questa candidatura di costruire per loro un terreno ancor più ricettivo e sistemico, che possa offrire opportunità concrete di crescita e di sviluppo alle nuove generazioni di artisti e creativi, che sceglieranno la nostra città come laboratorio del contemporaneo”.