Presentato il Carnevale medievale Sancascianese al Media Center Sassoli a palazzo del Pegaso. Una manifestazione promossa e organizzata dall’Associazione delle Contrade sancascianesi, in collaborazione con il comune di San Casciano in Val di Pesa.
Tra le novità del 2025 la presenza e la partecipazione attiva di un gruppo di studenti del Liceo Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino. Avviata una collaborazione con l’Istituto per un progetto di valorizzazione culturale ed artistica del Carnevale. Gli studenti, già all’opera, coordinati dal professor Raffaele Pavoni, svolgeranno un complesso di attività artistiche legate alla grafica pubblicitaria e all’audiovisivo multimediale.
“Un modo diverso per raccontare la nostra terra e le nostre tradizioni, con la capacità di sapersi aprire ai turisti che visitano la nostra regione- ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – e un modo per vivere il turismo in maniera diversa, un turismo che raggiunge non solo le grandi città, ma anche i nostri borghi.”
“Una rievocazione importante per la storia del nostro costume – ha detto la consigliera Fiammetta Capirossi – ed è un evento che è cresciuto nel tempo, sono queste iniziative che rendono così attrattiva la nostra regione”.

Il Carnevale medievale Sancascianese ogni anno richiama circa 8mila presenze. È divenuto un evento identitario. “Il segreto del successo – commenta il sindaco Roberto Ciappi – è il lavoro incredibilmente corale, un impegno e uno sforzo collettivo che non mi stancherò mai di sottolineare per la straordinaria energia dei gruppi delle contrade, che dopo tanti anni, continuano a cercare e trovare nel loro bagaglio di inventiva artistica e artigianale quella carica che li spinge a fare sempre meglio, a scrivere e allestire testi teatrali, a realizzare interpretazioni di impatto emozionale ispirate ai temi del Medioevo”.
Domenica 30 marzo, per le vie del centro storico di San Casciano, si ripeterà questo progetto di comunità nato tredici anni fa e che accomuna centinaia di cittadine legati dalla passione per la ricostruzione di storie, personaggi, accadimenti, tradizioni, leggende in chiave contemporanea e la ricerca delle origini millenarie di San Casciano.
Un lavoro che spazia dalla stesura dei testi teatrali alla realizzazione dei carri simbolici, alle sfilate allegoriche, alle coreografie musicali, all’abilità sartoriale che permette la realizzazione di centinaia di abiti attinenti agli stilemi dei secoli XI-XIV.
“L’iniziativa – spiega la presidente dell’associazione delle Contrade Sancascianesi Ilena Cappelli – si aprirà con una ricca sfilata dei carri ed entrerà nel vivo con la rappresentazione delle cinque mini pièces allestite dalle contrade al cospetto di una giuria di esperti costituita da storici, docenti, artisti, giornalisti, personaggi del mondo dello spettacolo e del teatro che proclamerà la migliore messa in scena ispirata nei contenuti e nell’originalità all’Età di mezzo”.