Primo appuntamento sabato scorso a Viareggio per il Carnevale Universale. Per la prima volta in 150 anni le sfilate dei carri allegorici si tengono a fine estate. La kermesse, causa Covid, è stata costretta a rivedere i programmi e a cambiare periodo dell’anno per lo svolgimento della manifestazione. Il Carnevale di Viareggio, con l’edizione 2021, rende omaggio idealmente a tutte le tradizioni, storie e culture legate alla festa che nell’antichità precedeva la Quaresima. Alla prima delle cinque sfilate dei carri allegorici sui Viali a Mare hanno partecipato 5mila spettatori, tutti seduti e muniti di Green Pass. Chi è rimasto fuori si è dovuto accontentare della diretta su Rai Tre.
Pur trattandosi di una festa “fuori stagione” lo spettacolo non ha deluso le aspettative e le coreografiche allegoriche hanno impressionato per stile ed eleganza. Annunciati dai tradizionali squilli di tromba i carri hanno percorso il lungomare di Viareggio proponendo in chiave ironica fatti e personaggi del momento. Ad aprire la sfilata il carro “Artemide, la natura si ribella” di Luigi Bonetti seguito da “Wonderful World” di Umberto, Stefano, Michele Cinquini e Silvia Cirri con una dedicata tutta speciale a Nelson Mandela e al suo impegno contro l’apartheid. Temi di naturale ambientale quelli affrontati da “Amazzonia” di Alessandro Avanzini con il dramma degli indios mentre in “Sotto Sotto” è chiaro il riferimento all’ambiente marino e alle sue problematiche. Il carro di Luciano Tomei “Si può fare”, al debutto in prima categoria, ha portato allegria tra i presenti con una schiera di figure buffe. A “Democrisia” di Lebigre e Roger il compito di denunciare la crisi di valori in politica e con“C’era una volta in America” di Jacopo Allegrucci con la statua della Libertà in catene, il chiaro riferimento al tema dei diritti civili. “Esci da questo corpo” di Fabrizio Galli con il Covid nei panni di un mostro ha affrontato il tema dell’emergenza sanitaria. Viareggio non si è smentita neanche questa volta, riuscendo a ironizzare sulla pandemia. Roberto Vannucci con il carro “Vita” ha voluto invece ricordare il maestro Ezio Bosso. Un inno alla vita e alla speranza nelle intenzioni dell’ideatore. A chiudere la sfilata l’”Orlando Furioso” di Franco Malfatti, fuori concorso. Non è mancato l’omaggio a Raffaella Carrà: per ricordare l’artista recentemente scomparsa la canzone “Chissà se va” è diventata la sigla del Carnevale Universale.
A ricevere il “Burlamacco d’oro”, quest’anno, mister Marcello Lippi, già campione del mondo con la Nazionale nel 2006. I prossimi appuntamenti sono ora per il 26 settembre, e per il 2, il 3 e il 9 ottobre. In occasione dell’ultimo corso, oltre alle premiazioni, è previsto un gemellaggio con Miami.