Tutto pronto a Foiano della Chiana, in provincia di Arezzo, per festeggiare il Carnevale più antico d’Italia, giunto quest’anno alla sua 481ima edizione. Per cinque domeniche quattro grandi carri allegorici, appartenenti ai cantieri di Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici, sfileranno per le strade del paese con musica, coriandoli e divertimento, per contendersi la vittoria davanti a una giuria di esperti d’arte.
“Il nostro carnevale, il più antico d’Italia, bisogna viverlo, perché solo così si percepisce l’amore che hanno tutti i nostri concittadini per questa manifestazione storica – sottolinea il sindaco di Foiano della Chiana, Francesco Sonnati – è un mix di emozioni, dall’amore per i propri carri alla goliardia che si respira nel paese, in un’atmosfera del tutto particolare.”
Sono cinque gli appuntamenti in programma – il 2, 9, 16 e 23 febbraio e infine il 1° marzo – per l’antica manifestazione che mette al centro i grandi carri mastodontici, realizzati da veri maestri della cartapesta e da tecnici della meccanica, con dimensioni che raggiungono i 17 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 13 di altezza.
Sono loro i protagonisti insieme al re Giocondo, un fantoccio di cencio e paglia che apre il corteo e rappresenta il re del Carnevale: nell’ultimo giorno di festa viene bruciato sulla piazza principale di Foiano in un grande falò che simboleggia la fine imminente dell’inverno.
“Con il carnevale, nella gioia e nell’allegria, si cerca di stemperare le difficoltà e i problemi di tutti i giorni, in un evento collettivo all’insegna della spensieratezza – ha osservato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che ieri ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione a Firenze – è una manifestazione valorizzata da sempre in Toscana, a partire dal Rinascimento, con i ‘carri effimeri’, ma anche con le ‘facciate effimere’ delle chiese, che hanno sempre accompagnato gli eventi più importanti. Foiano è il carnevale più tradizionale e più antico, di cui abbiamo tracce documentate dal 1539, che si svolge nel borgo medievale. È un biglietto da visita importante per la Toscana nel mondo”.
