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Cultura /L'intervista

Carnevale di Viareggio, vince il giovane esploratore di Allegrucci con il suo invito “Va’ dove ti porta il cuore”

Con il suo carro dedicato alle sfide dell’adolescenza Jacopo Allegrucci mette a segno la terza vittoria consecutiva: “Mi sono ispirato ai miei figli, i ragazzi oggi sono in difficoltà”

Tripletta per Jacopo Allegrucci, che ha vinto per il terzo anno di fila il Carnevale di Viareggio con il suo carro di prima categoria “Va’ dove ti porta il cuore”, una poetica riflessione a partire dal titolo del celebre romanzo di Susanna Tamaro su cosa vuol dire essere giovani oggi e sulle insidie dell’adolescenza. Al secondo posto si è piazzato “Ascolta ragazzo” di Massimo e Alessandro Breschi, seguito da “Bla Bla Bar” dei fratelli Cinquini.

Per Allegrucci è una vittoria storica, che arriva dopo quella nel 2022 con “Il sognatore” e quella nel 2023 con “Una storia fantastica”, che era un omaggio alla storia del Carnevale nell’anno in cui la manifestazione celebrava il suo 150esimo anniversario. Risultati ancora più importanti se si pensa che Allegrucci ha esordito in prima categoria (quella dove competono le costruizioni più grandi) solo nel 2017 e ha vinto anche nel 2019 con “L’ultima Biancaneve”.

In cerca del cuore, tra le insidie dell’adolescenza

Quest’anno il suo esploratore, che somiglia ad un aviatore con i grandi occhialoni sopra la testa e naviga tra i pericoli della giovinezza, armato con un cannocchiale con cui deve cercare il suo cuore, ha conquistato la giuria.
“Va’ dove ti porta il cuore è il suggerimento che dò ai ragazzi: cercate di fare quello che volete – racconta Allegrucci – l’idea del carro mi è venuta dai miei figli, ho un figlio di 17 anni e una figlia di 14 e vedo che i giovani oggi hanno molta difficoltà nello scegliere qualsiasi cosa, dalla scuola allo sport, perché hanno molte distrazioni intorno, allora io voglio dir loro di cercare di fare quello che hanno in testa, o almeno di provarci, per non avere rimorsi.”

Al centro della maestosa creazione di Allegrucci c’è un adolescente alto 7 metri, che va alla deriva su un mare fatto di onde giganti, partito per scoprire il mondo ma soprattutto per trovare il suo cuore. “Il protagonista del carro è un viaggiatore, un adolescente che è partito da casa con la sua valigia e il suo orsacchiotto – spiega Allegrucci – ha un cannocchiale in mano con cui cerca la strada per arrivare al cuore, rappresentato da una serie di palloni a cuore che vengono fuori dalla coreografia, mentre le tre arpie che lo circondano rappresentano tutte le distrazioni che oggi hanno i ragazzi.”

Il carro di Allegrucci in notturna

Carnevale di Viareggio: passione e tradizione

Con la vittoria di “Va’ dove ti porta il cuore” Allegrucci arriva a un passo dal record di quattro vittorie consecutive, detenuto da  Arnaldo Galli e Renato Verlanti. “Vincere è stata una grande emozione, ci speravo ma non me l’aspettavo” spiega il maestro della cartapesta, viareggino doc che da sempre sognava di costruire queste grandi opere d’arte in movimento.

“È il lavoro che sognavo sin da piccolo, mi è sempre piaciuto questo mondo e quando sono diventato maggiorenne sono andato da un costruttore a lavorare, poi nel 1998 ho fatto la mia prima maschera isolata e così è iniziata la mia carriera” spiega Allegrucci.
Il carro nasce dall’idea di un singolo, ma poi è un grande lavoro di squadra, di costumisti, truccatori e coreografi che insieme danno vita a un vero e proprio spettacolo. “Portare il tuo carro in corso è un previlegio – dice Allegrucci – vedere il pensiero che avevi in mente, realizzarlo e farlo sfilare è una fortuna unica.”

Il carnevale a Viareggio è una magia, uno stile di vita e soprattutto una grande passione che non smette di far battare il cuore di grandi e piccini. Per questo non manca chi sogna di continuare a mandare avanti questa grande tradizione. “Ci sono tanti ragazzi, di Viareggio ma anche venuti da fuori, che sono diventati costruttori e tanti che vogliono fare questo lavoro, io credo che il ricambio generazionale non manchi assolutamente” conclude Allegrucci.

 

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