La Toscana apripista di un disegno di legge nazionale per la tutela e la valorizzazione delle rievocazioni e tradizioni popolari. La spinta forte arriva dal presidente Eugenio Giani, che presso l’Altana di Palazzo Strozzi ha aperto i lavori dell’incontro-dibattito “Il Capodanno dell’Annunciazione”. L’iniziativa rientra fra gli eventi organizzati dalla Regione Toscana insieme alle associazioni di rievocazione storica, in occasione del Capodanno dell’Annunciazione che avrà il suo clou nel corteo storico di domenica 27 marzo (partenza alle 15.30 in Piazza San Lorenzo e arrivo in Piazza Santissima Annunziata). Ci saranno esibizioni di danze, musici e sbandieratori e le conclusioni saranno tenute dal presidente Giani.
Una questione d’identità
“Dopo due anni di emergenze, sanitaria e umanitaria, e il dramma della guerra, ora dobbiamo pensare anche a rilanciare le nostre attività, il nostro sviluppo” ha detto Giani. “Le rievocazioni storiche sono l’espressione dell’identità, sono da valorizzare perché si inseriscono perfettamente nel necessario processo di rivitalizzazione, di sviluppo e ripresa. L’identità è il motore ideale più forte. Per i nostri comuni, la nostra regione rappresenta in qualche modo un punto di riferimento nell’attrattivà culturale. E lo vediamo nei nostri 273 comuni quanto le manifestazioni storiche rappresentino attaccamento alla propria identità di comunità e contribuiscano a far vivere un processo generativo di propulsioni dal punto di vista culturale, turistico e identitario di aggregazione della nostra gente”.
Le origini
Per secoli, e fino al 1750, l’anno civile a Firenze iniziava il 25 marzo, giorno in cui la Chiesa celebra l’Annunciazione, nove mesi prima di Natale, data in cui si festeggia la nascita di Gesù. La legge regionale per tutela e la valorizzazione delle rievocazioni storiche approvata lo scorso anno è stata illustrata dal consigliere del presidente per le rievocazioni storiche Federico Eligi. Sono intervenuti, con la moderazione di Roberta Benini, Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, presidente della Commissione cultura del Senato, Rosa Maria Di Giorgi, membro della Commissione cultura della Camera, e Fabio Dei, Università di Pisa.
Verso una legge nazionale
“Abbiamo approvato da poco la legge sulle rievocazioni storiche – ha aggiunto Eligi – che mira a iscrivere tutto questo patrimonio delle rievocazioni nel più ampio patrimonio immateriale universale, in un rapporto stretto fra associazioni, comuni e Regione Toscana, sfruttando la nuova legge, il testo unico sul terzo settore, il coinvolgimento delle scuole e dell’università. Abbiamo cambiato l’impostazione e, grazie alla scelta del presidente Giani di investire un milione e mezzo di euro per tre anni in questa materia, abbiamo creato le condizioni per una svolta molto attesa in questi anni. Oggi coinvolgiamo i due rami del Parlamento, le commissioni di cultura di Senato e Camera e chiediamo che, seguendo l’impostazione della Regione Toscana, si arrivi quanto prima al testo nazionale che riesca ad essere un punto di riferimento di valorizzazione e tutela delle rievocazioni storiche e più in generale delle tradizioni locali“.