C’è anche un progetto toscano tra i dieci finalisti per la Capitale italiana della Cultura 2026, che sono stati scelti dal ministero della Cultura tra le sedici candidature pervenute. A giocarsi il titolo quindi sarà anche l‘Unione dei Comuni Valdichiana Senese, che ha presentato il progetto “Valdichiana 2026, seme d’Italia“, insieme a Agnone, Alba, Gaeta, L’Aquila, Latina, Lucera, Maratea, Rimini e Treviso.
Sono rimaste fuori invece dalla rosa finale le altre due candidate toscane, Lucca e la Valtiberina.
Il vincitore entro il 29 marzo
Le finaliste verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni città candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla giuria.
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.
Il progetto culturale della Valdichiana Senese
Il progetto culturale presentato dall’Unione dei Comuni Valdichiana Senese – che mette insieme le dieci municipalità di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda – intende valorizzare un ecosistema culturale unico. Per questo sono state coinvolte 160 realtà locali tra istituzioni e rappresentanti del mondo accademico, economico, culturale e sociale, con l’obiettivo di creare una rete di iniziative in grado di rafforzare i servizi culturali dell’intero territorio.
“Aspettiamo il verdetto di marzo, ma già questo traguardo è significativo perché certifica la capacità di cooperazione tra 10 enti e 10 comunità anche sul tema della cultura – ha detto Agnese Carletti, presidente dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese e sindaco di San Casciano dei Bagni – lavorare insieme, per un territorio così vasto ed eterogeneo, è molto impegnativo, ma in questi anni istituzioni e cittadini si sono convinti di quanto sia importante muoversi in rete, anche collaborando con soggetti nazionali e internazionali”.
“Diventiamo l’unica candidatura toscana e, soprattutto, siamo l’unica area vasta rimasta in competizione contro città e cittadine – ha aggiunto il sindaco di Montepulciano, Michele Angiolini – segno di una scelta vincente, fatta tempo fa, di considerare i Comuni della Valdichiana Senese sempre più come un unico territorio, legato da una comune ricchezza storica, paesaggistica, sociale e culturale con una prospettiva comune”.
Il progetto ha anche due testimonial d’eccezione: Paola Turci, che vive a Trequanda, e Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, originario di Montepulciano. I due artisti saranno coinvolti nel programma, qualora la Valdichiana Senese dovesse aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della cultura 2026.
Il sostegno della Regione Toscana alla terra degli Etruschi
Soddisfazione per l’arrivo in finale della Valdichiana è stata espressa dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. “Tra le numerose città toscane che avevano presentato la candidatura una sola realtà toscana è rientrata nella rosa: è la Valdichiana senese, la terra degli Etruschi, terra che rinnova la sua offerta culturale con la scoperta delle statue a San Casciano dei Bagni che rappresentano la scoperta del secolo – ha commentato Giani – è una terra che riesce a intrecciare la bellezza delle natura della Valdichiana con una grande presenza artistica e capacità di animazione sul piano culturale”.
Anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha ribadito il suo pieno sostegno alla candidatura. “Come Consiglio Regionale faremo di tutto per aiutare la Valdichiana a diventare Capitale italiana della cultura 2026 – ha dichiarato Mazzeo – questo è un primo, grande risultato per la Toscana intera, ma non ci basta! Presto incontrerò i sindaci dei dieci comuni e chiederò ai capigruppo di presentare tutti insieme una mozione in Consiglio regionale perché possiamo sostenere la candidatura della Valdichiana, una terra con un ecosistema culturale unico al mondo. Dopo un periodo così tremendo sarebbe bellissimo che la ripartenza della nostra regione passasse anche da questo!”.