La prossima settimana inizieranno le audizioni al Ministero e entro il mese di marzo si saprà quale città sarà Capitale Italiana della Cultura 2024. La Toscana ha ben due città nella rosa delle dieci finaliste: Grosseto e Viareggio. Entrambe con ottime carte da giocare. Per la città della Maremma arriva anche il supporto della Fondazione CR Firenze che ha contribuito negli anni al recupero e al sostegno degli ambiti culturali del territorio. “Per Grosseto si tratta di una grande opportunità di crescita culturale, ma anche di sviluppo su cui il Comune e il gruppo di lavoro creato si stanno impegnando da tempo”, ha detto il presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori.
I progetti e gli aspetti che hanno rafforzato la candidatura di Grosseto
La Fondazione CR Firenze in questi anni ha sostenuto molti dei soggetti che sono coinvolti nella competizione, come I Luoghi del Tempo, il festival Arie di Mare, istituzioni di prestigio come l’Orchestra Città di Grosseto o manifestazioni internazionali come il Premio Scriabin. Tra gli interventi di recupero ci sono: l’ex Convento delle Clarisse, per ospitare la prestigiosa Collezione Luzzetti, la Fondazione GrossetoCultura e lo spazio di Clarisse Arte con opere della sua collezione. Lo scorso anno ha contribuito a rendere accessibile anche lo spazio del Cassero Senese, sostenendo un progetto dell’Istituzione Le Mura.
“Grosseto è una città culturalmente vivace – conclude Salvadori – offre degli spunti che non guardano solo al passato, ma che sono rivolti a futuro. Quello che però ci ha sempre convinto ad investire sul territorio è la valorizzazione di ciò che in Maremma viene allestito, attivando quelle sinergie, tra pubblico e privato, di cui ci sentiamo parte e che ci auguriamo possano rendere vincente il progetto di Grosseto Capitale della Cultura 2024”.