La regola numero 1 è viaggiare con il bagaglio a mano. Più che una regola è una calda raccomandazione che arriva direttamente dal presidente di Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, Pierluigi Di Palma: evitare di imbarcare in stiva la valigia è una delle misure che potrebbero aiutare i viaggiatori a sopravvivere a questa che sicuramente sarà ricordata come l’estate del caos voli.
Un numero per dare l’idea del problema: sono 3 milioni i bagagli persi, danneggiati o consegnati in ritardo nei soli mesi di giugno e luglio in Europa. Un numero incredibile tanto che la compagnia aerea Delta qualche settimana fa ha operato un volo da Londra a Detroit senza trasportare passeggeri ma solo valige. Valige che affollavano l’area bagagli smarriti dell’aeroporto di Heathrow.
L’Italia regge meglio di altri Paesi il colpo, ma anche negli scali italiani non mancano i disagi per i passeggeri in partenza per le vacanze: secondo gli ultimi dati elaborati dall’Enac tra il 20 giugno e il 24 luglio i voli cancellati in partenza dagli scali italiani sono stati quasi 4 mila . Cifre elevate ma assai più contenute rispetto alla situazione degli aeroporti europei: l’aeroporto parigino di Charles de Gaulle ha una media di un volo cancellato ogni cinque mentre molti scali hanno imposto alle proprie compagnie limiti massimi di passeggeri al giorno, obbligandole a non vendere più biglietti di quelli stabiliti. È il caso della compagnia inglese British Airways che ha annunciato lo stop della vendita di biglietti su tratte brevi in partenza dall’aeroporto Heathrow per cercare di limitare i danni. Ciò comporterà una perdita enorme per lo scalo londinese che ha cancellato oltre 4 mila voli.
Le cause del caos voli
Scioperi, mancanza di personale, problemi nel gestire la ripartenza post Covid, boom di prenotazioni. Sono molteplici e concatenate le cause all’origine dell’estate nera per il trasporto aereo.
All’origine dei disagi gli scioperi, la mancanza di personale e il boom di prenotazioni. L’Italia per ora si salva anche grazie al fatto che durante la pandemia non ha licenziato ricorrendo invece alla cassa integrazione
Le persone hanno voglia di viaggiare e i numeri lo confermano: il traffico aereo nel primo semestre 2022 è 4 volte quello del 2021. Guardando agli scali toscani, nel mese di giugno gli aeroporti di Pisa e Firenze hanno registrato un traffico di 210.547 passeggeri, evidenziando un’esponenziale crescita rispetto ai 75.238 passeggeri del mese di maggio e ai 38.928 di quelli del mese di aprile .
Questa ripresa però, almeno in molte parti d’Europa, non è stata accompagnata da politiche di ricollocazione post pandemia del personale aeroportuale (in Italia è stata scelta la strada della cassa integrazione, e questa sarebbe la principale motivazione per la quale i nostri scali stanno compensando meglio che nel resto d’Europa al grande afflusso di passeggeri) e oggi si trovano in grande difficoltà a gestire arrivi e partenze. Anche solo a garantirle. British Airways infatti non è l’unica compagnia ad aver introdotto restrizioni alla vendita degli biglietti aerei. La maglia nera in questi mesi tra cancellazioni e ritardi se la contendono gli aeroporti del Nord Europa, Londra, Amsterdam, Bruxelles, Francoforte, i cui riflessi (negativi) a cascata ricadono anche nel resto del continente essendo quello aereo un settore estremamente interconnesso: basta una partenza in ritardo da un aeroporto che il ritardo contagerà anche il volo di ritorno, in partenza da un altro Paese.
I consigli per chi deve prendere un aereo
Ecco alcuni consigli che potranno rivelarsi fondamentali per coloro che hanno un viaggio in programma nelle prossime settimane o nei prossimi mesi poichè, con molta probabilità, questa situazione di disordine si protrarrà almeno fino all’autunno inoltrato.
1.Viaggiare leggeri
Torniamo alla regola numero 1: quando possibile optare per viaggiare con il bagaglio a mano, evitando di imbarcare la valigia così da risparmiarsi scocciature e inutili perdite di tempo in caso di smarrimento dei propri effetti personali. Controllando le misure accettate per i bagagli da mettere sopra il sedile, potreste anche accorgervi che un trolley piccolo è più che sufficiente. Dopotutto non tutte le compagnie sono Ryanair.
2.C’è sciopero voli oggi?
Una buona abitudine è quella di verificare con la propria compagnia aerea se sono previsti scioperi per il giorno del volo. Easy-jet, Ryanair e altre compagnie low cost hanno già fatto sapere che incroceranno le braccia in una mobilitazione che andrà avanti fino a settembre (probabilmente anche oltre). Tra le motivazioni principali delle azioni sindacali, l’adeguamento dello stipendio e migliori condizioni lavorative. In Italia invece gli scioperi nel settore del trasporto aereo sono vietati dal 27 luglio al 5 settembre in base alla franchigia estiva prevista dalla regolamentazione di settore .
In Italia vige il divieto di scioperare dal 27 luglio al 5 settembre
3.Bene arrivare in anticipo in aeroporto, ma senza ansie
Questa è una raccomandazione sempre valida ma al consiglio evergreen va aggiunta anche l’accortezza di lasciare lavorare steward e hostess. Evitare il panico e l’ansia aiuterà tutti, lavoratori e viaggiatori, a gestire al meglio l’attesa del volo.
4.La mattina, il momento perfetto per partire
“Se possibile optare per un volo della mattina”, altro consiglio che arriva dal presidente di Enac. Scegliere una partenza la mattina concede il tempo necessario per riprogrammare il volo, in caso di cancellazione. Per chi deve ancora prenotare, da rosso il bollino dovrebbe diventare giallo verso la fine del mese di agosto quando è plausibile che potremo tornare a viaggiare con minori rischi di cancellazioni. In ogni caso preferire sempre un volo con sufficienti (e abbondanti) tempi per le coincidenze
5.Conoscere i propri diritti
“Le nostre società aeroportuali sono impegnate a tutelare soprattutto i cittadini rimasti a terra e nelle ultime settimane sono stati erogati circa 450 milioni di euro di risarcimento”, ha detto ancora Di Palma che ha sollecitato le compagnie aeree a fare il possibile per garantire i diritti dei consumatori per i quali è sempre consigliabile una lettura delle condizioni di indennizzo previsti dalla propria compagnia aerea prima di imbarcarsi.
Ricordiamo che in caso di smarrimento o danneggiamento della valigia la responsabilità è della compagnia, ma per richiedere il rimborso il passeggero deve compilare apposito modulo disponibile allo sportello “bagagli smarriti” presente in ogni terminal. In caso di ritardo invece il diritto al rimborso scatta se il volo subisce un ritardo di almeno 2 ore ma solo per i voli intracomunitari ed extracomunitari che percorrono distanze inferiori o pari a 1500 chilometri, in caso di chilometraggi superiori il rimborso è ammissibile se il volo è stato ritardato di 3 ore. In caso di ritardo prolungato del volo (ritardo di 5 ore) è prevista anche la compensazione pecuniaria a patto però che il ritardo non sia imputabile (e spetta alla compagnia dimostrarlo) a circostanze eccezionali, come avverse condizioni meteorologiche, carenze del volo dal punto di vista della sicurezza e scioperi.
In caso di cancellazioni invece il passeggero ha diritto di scegliere se farsi rimborsare il volo non effettuato, chiedere di essere imbarcato sul primo volo disponibile o su un altro in un data successiva più conveniente per il passeggero . Pasti, trasferimenti da e per l’aeroporto e pernotto in caso di volo il giorno successivo sono tutti costi a carico della compagnia.
Come vedete insomma la normativa per rimborsi e cancellazioni è complessa, ed è buona norma per il viaggiatore avere una base di conoscenza circa i propri diritti. Soprattutto in questa state da bollino nero.