Un weekend dedicato ai fiori e alla natura nel Borgo delle Camelie, l’affascinante area della piana di Lucca compresa tra Pieve e Sant’Andrea di Compito. Qui infatti crescono mille specie diverse di camelie, coltivate sin dal Settecento e ogni anno a marzo, in occasione della loro fioritura, si tiene la storica mostra Antiche Camelie della Lucchesia. Quest’anno l’evento che richiama sempre migliaia visitatori da tutta Italia è stato annullato, a causa della pandemia di Covid-19, ma gli organizzatori hanno previsto un’altra occasione per ammirare le camelie al loro massimo splendore, approfittando della fioritura della Sasanqua, una tipologia che sboccia proprio in questo periodo.
Percorsi naturalistici e pic-nic
Sabato 24 e domenica 25 ottobre l’appuntamento è quindi con la Mostra della Camelia autunnale e profumata Sasanqua. In programma la visita libera al Camellietum, il suggestivo parco dove sono piantati oltre mille cultivar, ma anche degustazione e vendita di tè a cura dell’associazione Iroha e a percorsi naturalistici.
Si può così percorrere accompagnati da una guida botanica il sentiero di Collelungo, o partecipare a un laboratorio a cielo aperto sulla via dei ruscelli e poi pranzare al sacco all’aperto nei punti pic-nic, con i prodotti tipici della cooperativa di comunità di Castellazzara.
Per i più piccoli in programma un teatro di burattini, mentre sempre nel Camellietum si terranno anche le sessioni di musicoterapia a cura di Kizzy Rovella. I fotoamatori potranno ritrarre la camelia autunnale, immersa nella natura circostante, grazie al’extempore di fotografia, a cura del circolo fotografico di Scandicci: le opere realizzate saranno poi esposte e premiate in occasione della mostra delle camelie la prossima primavera.
Un angolo magico di Toscana
Un’occasione per scoprire questo magico angolo di Toscana che ha una storia davvero particolare. Qui infatti le camelie si sono diffuse grazie all’amore per questi fiori del dottor Angelo Borrini, il medico e oculista del duca Carlo Lodovico di Borbone, che a fine Settecento le piantò nei giardini delle ville sparsi nel territorio, scoprendo che il clima era particolarmente adatto per la loro coltivazione.
Così nei secoli le camelie si sono moltiplicate in tutti gli spazi verdi dei due paesi e infine è nato il Cammellietum, il giardino grande 10mila metri quadrati dove sbocciano le camelie provenienti da tutto il mondo, di tutti i colori e alcune di estrema rarità.
Uno spazio nato per proteggere questo incredibile patrimonio botanico, con i cultivar presenti in Toscana dall’Ottocento ad oggi. Il percorso è strutturato in ordine cronologico, parte dalla prima camelia arrivata in Italia, la Camellia japonica, e prosegue fino agli ibridi che iniziarono ad essere prodotti. verso fine Ottocento.
Nel 2013 Pieve e Sant’Andrea di Compito ospitano anche la Fabbrica delle Camelie, una serra speciale dove vengono coltivate le talee.
Dalle camelie nasce anche una cooperativa di comunità
Per valorizzare questo tesoro botanico è nato anche il Centro Culturale Compitese, una cooperativa di comunità che è stata finanziata grazie al bando della Regione Toscana per queste realtà che combattono contro lo spopolamento dei borghi.
Il progetto della cooperativa punta sulla filiera corta, grazie alla gestione di un bar-ristorante, e al turismo, rilanciando l’accoglienza su un territorio come questo che ha davvero molto da offrire ai viaggiatori.