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Caldo: ancora codice rosso a Firenze, boom di richieste d’acqua per agricoltura in Valdarno

Nel capoluogo toscano l’allerta per il picco di calore durerà fino al 15 agosto, poi si prevede una diminuzione delle temperature

Caldo a Firenze

Firenze è ancora nella morsa del caldo: il codice rosso, inizialmente previsto fino al 14 agosto, è stato prorogato fino a Ferragosto. È la novità contenuta nel bollettino pubblicato dal ministero della Salute. In calo le temperature rispetto a ieri. Alle ore 11.15 di stamani si sono raggiunti i 36,7 gradi alla stazione di rilevamento Firenze-Orto Botanico (che ieri ha superato i 41 gradi), i 35,5 gradi a quelle di Firenze-Università e Firenze-Giardino di Boboli.

900mila mc di acqua in un mese per l’agricoltura in Alto Valdarno

Il caldo torrido ha colpito anche le coltivazioni in Alto Valdarno, facendo impennare la richiesta d’acqua.
Il Consorzio dell’area riferisce che per proteggere i campi dalla siccità quasi 900mila metri cubi di acqua sono stati consegnati in 30 giorni alle imprese agricole: i bisogni hanno toccato valori mai raggiunti prima.
“Per la prima volta anche i fruitori del servizio sono risultati in netto aumento rispetto gli anni precedenti – spiega l’ingegner Lorella Marzilli, caposettore irrigazione – i dati che abbiamo a disposizione confermano l’ormai diffusa e costante richiesta di acqua. Forte soprattutto da parte delle imprese agricole costrette a fare i conti con enormi difficoltà di approvvigionamento.”

Da Ferragosto in arrivo una breve pausa dal caldo

Secondo le previsioni di Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, dopo il caldo africano durato almeno un mese da Ferragosto le temperature scenderanno anche in Toscana. Sarà però un calo minimo, un mini-break estivo: la diminuzione delle temperature sarà al più di 2-3°C. Certo, passeremo da 39 a 36°C con meno afa e meno notti tropicali. Il bollore africano sarà un po’ meno ‘infernale’ da Ferragosto in poi.
Dal 15 agosto infatti dalla Francia aria più fresca in quota inizierà a dilagare verso il Mediterraneo dal Golfo del Leone. In pratica, da nord-ovest, una massa d’aria meno rovente entrerà nel cuore dell’anticiclone, portando un aumento dell’instabilità e una diminuzione della canicola.

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