Cultura /Il percorso

All’Ospedale di Santa Maria Nuova in mostra i busti di Granduchi e medici, dal chirurgo che salvò Garibaldi al dottore di Vittorio Emanuele II

Le dodici sculture, provenienti dal deposito del Museo Galileo, da oggi arrichiscono il percorso museale dell’ospedale fiorentino

Ci sono Ferdinando Zannetti, che curò Garibaldi per la celebre ferita riportata in Aspromonte, e Pietro Cipirani che ebbe tra i suoi pazienti anche re Vittorio Emanuele II quando risedeva a Palazzo Pitti, tra i medici i cui busti sono esposti da oggi all’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze. Il percorso espositivo inaugurato oggi è un viaggio nella storia del nosocomio fiorentino e anche della città, attraverso dodici busti che ritraggono i medici che hanno lavorato qui nei secoli passati e i Granduchi che lo hanno reso il punto di riferimento per la medicina nello Stato Toscano.

Otto medici e quattro Granduchi di Toscana nel percorso espositivo

La nuova Galleria dei busti, realizzata su iniziativa della Azienda Usl Toscana centro e della Fondazione Santa Maria Nuova Ets, si trova nel cortile detto della Samaritana: qui da oggi sono esposti i mbusti in gesso e marmo di otto medici e quattro Granduchi di Toscana, di proprietà della AUSL Toscana centro e provenienti dai depositi del Museo Galileo. La collezione è composta da modelli o copie per opere scultoree originali in marmo, realizzati in gesso in varie epoche.

“I nostri ospedali – ha commentato il presidente della Toscana, Eugenio Giani, presente all’inaugurazione di oggi – sono scrigni di eccellenze sanitarie e professionalità, ma sono anche musei a volte a cielo aperto, densi di tesori, che si disvelano nella architetture oppure che riemergono da laboratori ed archivi: oggetti e documenti capaci di raccontare ora i progressi della tecnica, ora l’attività degli ospedali, chi vi ha lavorato e le comunità che ne hanno tratto cura e giovamento, autentici musei diffusi della nostra sanità”.

La galleria copre un arco temporale che va dagli inizi del 1600 fino alla fine del 1800, contemplando personaggi che hanno dato tanto a Firenze e alla sanità fiorentina. Come Maurizio Bufalini, che fondò la moderna metodologia clinica, Angelo Nespoli, che fu fra i primi in Italia ad usare lo stetoscopio per la auscultazione del cuore, e Angelo Nannoni, esperto nella cura delle tumefazioni mammarie. E ancora Giorgio Regnoli, uno dei primi a capire le opportunità dell’anestesia e Pietro Burresi, che si distinse per competenza e per l’umanità nel curare in maniera gratuita gli indigenti.

L’inaugurazione della Galleria dei busti dell’Ospedale di Santa Maria Nuova

Un viaggio nella storia di Firenze e della Toscana

Anche fra i Granduchi vi sono personalità di spicco, alcune delle quali raramente ritratte a Firenze come Cosimo II, a cui si deve la costruzione della prima parte del loggiato sulla facciata
dell’ospedale, su disegno di Buontalenti e realizzazione di Giulio Parigi, e Ferdinando II che affrontò con estrema decisione la terribile pestilenza che, fra il 1630 e il 1633, si diffuse in
Toscana. Ci sono anche Cosimo III, che superò gli ottanta anni grazie alle cure del medico di corte Francesco Redi, che suggerì una dieta vegetariana per combattere l’obesità, e Ferdinando III di Asburgo Lorena, che ha svolto un ruolo importante durante il periodo napoleonico.

Tra i busti c’è anche quello di Federigo Ermanno Filippi, personaggio poco conosciuto, che affrontò con successo le epidemie di colera a Livorno e Firenze e incarna la figura tipica di medico della Firenze dell’Ottocento: il busto fu realizzato grazie a un paziente riconoscente che ne pagò le spese.

La Galleria dei busti dell’Ospedale di Santa Maria Nuova

“Siamo sempre orgogliosi di far conoscere e apprezzare ai cittadini la storia del patrimonio artistico di Santa Maria Nuovaha spiegato il direttore generale dell’Azienda Usl Toscana Centro Valerio Mari – questa galleria di busti vuole ricordare i medici ed i granduchi che hanno legato il loro vissuto a quello dell’ospedale e della città, una nuova finestra sulla nostra storia sanitaria passata, all’interno della quale l’ospedale ha rappresentato per secoli un elemento centrale. Colgo l’occasione per ringraziare la Fondazione Santa Maria Nuova per il grande lavoro di valorizzazione che sta portando avanti in sinergia con la Direzione Sanitaria dell’Ospedale, la Soprintendenza e le istituzioni cittadine.”

La mostra è accompagnata da un volume “Medici e Granduchi a Santa Maria Nuova – Biografie dei personaggi della galleria dei busti nel cortile della Samaritana” a cura di Giancarlo Landini, con presentazioni di Valerio Mari e Roberto Ferrari e i contributi di Giovanni Cipriani, Giancarlo Landini, Donatella Lippi, Francesco Tonelli e dei restauratori che hanno riportato al primitivo splendore le opere.

 

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