Non è mai troppo presto per iniziare a parlare di Carnevale di Viareggio. Non a caso, infatti, a pochi giorni da Ferragosto, sono stati presentati alla Cittadella i bozzetti delle opere che in autunno sfileranno sui viali a mare per l’edizione 2025 della grande manifestazione.
Carri allegorici di prima e seconda categoria, mascherate in gruppo e maschere isolate sono pronti ad animare la città della Versilia con opere d’arte di cartapesta: tra satira e allegoria forniranno anche quest’anno uno specchio della società e del mondo, affrontando temi spesso anche delicati e profondi.
Il programma dell’edizione 2025
Maria De Filippi, la Costituzione italiana, Frankenstein e algoritmi social sono solo alcuni protagonisti del Carnevale di Viareggio che per il 2025 prevede sei sfilate dall’8 febbraio al 4 marzo. Nello specifico si comincia sabato 8, domenica 16, sabato 22, giovedì 27 febbraio, domenica 2 marzo e gran finale martedì 4 marzo. Al termine di quest’ultima data ci sarà anche la proclamazione dei vincitori e uno spettacolo pirotecnico.
Il mostro ha paura
Tra i carri di prima categoria troviamo “Il mostro ha paura” di Jacopo Allegrucci. Attraverso la figura di Frankenstein, protagonista del romanzo gotico e fantascientifico di Mary Shelley, il costruttore racconta il tema della diversità, per cercare di abbattere quel muro “che si intromette tra noi e la meraviglia dell’ignoto”, perché “ciò che rende il mondo bello è il fatto che siamo tutti diversi”.
Per una sana e robusta Costituzione
Alessandro Avanzini, invece, in “Per una sana e robusta Costituzione” racconta trent’anni di governi più o meno colorati con la nascita della seconda Repubblica: dall’azzurro al rosso-stinto, dal giallo-rosso al giallo-verde, dal grigio fino al nero. Tante ambizioni di riforma del Paese, con una caratteristica principale: il rafforzamento autoreferenziale del potere politico. Apice della parabola, il premierato a vocazione populista del Presidente Meloni rappresenta la principale sfida per la Costituzione Italiana.
La grande condottiera
Luca Bertozzi approfondisce invece la figura di Maria De Filippi, la regina incontrastata per audience e gradimento. La sua capacità di guidare le tendenze e influenzare il gusto del pubblico fanno di lei “la Grande Condottiera”. È’ la Giovanna d’Arco dei nostri tempi, una leader innovativa che con il suo esercito di star e grotteschi personaggi, conquista e difende il Regno del Biscione.
La felicità è come una farfalla
In un’epoca in cui la tecnologia e la comunicazione ci costringono a ritmi frenetici e all’accumulo di beni materiali, dimentichiamo che la vera felicità non sono gli oggetti, ma le emozioni. Citando lo scrittore americano Nathaniel Hawthorne, secondo il quale “la felicità è come una farfalla, se la insegui non riesci mai a prenderla, ma se ti fermi tranquillamente si può posare anche su di te”, il costruttore Luigi Bonetti ci invita a ritrovare la felicità in nuovo rapporto più vero e sincero con la natura.
Social
Massimo e Alessandro Breschi ci fanno riflettere sull’era dei social media: siamo paradossalmente sempre più connessi, ma sempre più isolati. Le antenne proliferano, mutando i paesaggi, e le persone sprofondano nell’alienazione. Gli ‘hikikomori‘, isolati totalmente e comunicanti solo con la tecnologia, sono l’emblema estremo di questa società iperconnessa, ma emotivamente distaccata, in cui di “social” c’è ben poco. Sarà forse un volo di farfalle bianche a renderci di nuovo protagonisti dei nostri sogni?
Come tu mi vuoi
“Stretta legata ad un filo che non ti fa vivere come sei, apparire è il tuo solo valore per accontentare la società. Agghindata da marche e gioielli hai perso tempo a inseguir vanità, ma non sei che un prodotto senza proprietà”. È questo il ritratto allegorico della contemporaneità secondo Umberto, Stefano, Michele e Jacopo Cinquini, inquadrata attraverso filtri e algoritmi dei social.
Sic transit gloria mundi
Carlo e Lorenzo Lombardi con “Sic transit gloria mundi” narrano l’immaginaria elezione di una papessa come guida della Chiesa Cattolica. Pur trattandosi di una figura inesistente, questa narrazione, evocativa e provocatoria, serve a stimolare una riflessione profonda sul ruolo delle donne all’interno della Chiesa di Roma. Sollecitando una nuova visione di inclusività e uguaglianza, mettendo in discussione le tradizioni secolari e aprendo la strada a una rinnovata interpretazione del ruolo femminile nella fede e nella governance ecclesiastica.
La Tempesta
Viviamo tempi turbolenti in una realtà complicata da guerre, povertà, con i diritti dei più deboli dimenticati e venduti a vantaggio del profitto di pochi e con un’economia folle e cannibale. E allora? Ci vorrebbe – secondo Lebigre e Roger – una bella Tempesta impertinente, colorata e potente che ci ridia lo slancio di un grande spirito. Una grande sciamana che spazzi via male, egoismo, indifferenza che faccia sprigionare l’energia di una nuova primavera.
Nuova generazione… balliamo sul mondo
Esiste una nuova generazione composta da coloro che una volta erano considerati anziani. Questi uomini e donne oggi sono moderni, desiderosi di godersi la vita, imparare, viaggiare e gestire il proprio tempo. Con entusiasmo frequentano palestre, teatri, cinema, usano il computer e tornano a studiare. Conoscono il valore di uno sguardo complice, una frase intelligente e di un sorriso esperto. Sono una generazione vitale e senza l’etichetta della terza età. A raccontare questa realtà è Roberto Vannucci in “Nuova generazione… balliamo sul mondo”.
Carri di seconda categoria
Sui carri di seconda categoria, invece, ci sarà spazio per Francesco Nuti, attore, regista, tra i più celebri del cinema italiano. Ma non solo. Le opere che sfileranno porteranno tanti messaggi per un futuro di pace, per un pianeta più sostenibile e pulito e per una società meno stressata.
Mascherate in gruppo e maschere isolate
Bill Gates nei panni di uno sciamano, farfalle che volano sopra i potenti del mondo, un omaggio all’opera letteraria di Antoine de Saint-Exupéry e a “Yellow Submarine” dei Beatles: sono solo alcuni dei soggetti delle mascherate in gruppo del Carnevale di Viareggio 2025.
Infine, potremo ammirare maschere isolate che porteranno in scena temi come la corsa contro il tempo, la guerra, la necessità di proteggere l’ambiente e gli animali, ma anche la speranza di esaudire i sogni nel cassetto.