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La “prima volta” dei BowLand al cinema per la colonna sonora del film “Gli Immortali”

Intervista a Saeed dei BowLand che ci racconta l’incontro con la regista Anne-Riitta Ciccone e com’è stato comporre per la prima volta musica per il cinema. Il film “Gli Immortali” è in questi giorni in sala

Bowland - © Antonio Agostinelli

È uscito in questi giorni al cinema il film “Gli Immortali” diretto da Anne-Riitta Ciccone, che può vantare una colonna sonora d’autore realizzata dai BowLand. 

Lei Low, Pejman e Saeed, che nel 2018 hanno conquistato il cuore del pubblico di X Factor Italia, originari di Teheran ma ormai fiorentini d’adozione, hanno realizzato per il film 12 brani che fondono trip hop con sonorità etniche e arcaiche.

Ci sono anche due tracce cantate “Strange Bird” e “We try to stay alive”, che fungono da ouverture e chiusura del film e del disco e conducono gli ascoltatori in un viaggio musicale onirico e sensuale.

Il film “Gli Immortali” adesso in sala, narra la storia di Chiara, il suo incontro con il padre e il suo viaggio attraverso le emozioni e le sfide della vita.

“La regista Anne-Riitta Ciccone ci ha detto che mentre lavorava al film diceva sempre al marito che è anche il montatore del film, che le sarebbe piaciuto usare la musica dei BowLand – ci ha raccontato Saeed – ma non pensava fosse realizzabile. Poi Lorenzo ci ha scritto una mail e ci ha chiesto di fare una call. Ci siamo conosciuti così e c’è stato subito un buon feeling e ci siamo capiti subito. Ci hanno mandato delle scene del film che ci sono piaciute molto perché c’è una fotografia molto interessante. Il film è molto suggestivo. Quando ci hanno mandato i montati del film e ci hanno dato indicazioni su quello che volevano, abbiamo capito che era una cosa che potevamo fare, era nelle nostre corde, quindi abbiamo accettato”.

la musica nel cinema ha tutto un altro ruolo, non deve stare in piedi da sola, ma deve intensificare le emozioni e le sensazioni che il film vuole trasmettere

Quando si compone musica per il cinema, l’approccio è molto diverso rispetto a un normale disco, come avete lavorato a questi brani?

Per noi questa è la prima e unica esperienza con il cinema, posso dirti che è stato molto divertente. Come dici tu è molto diverso, la musica ha tutto un altro ruolo, non deve stare in piedi da sola ma deve spingere la scena e intensificare le emozioni e le sensazioni che il film vuole trasmettere. Per noi questa collaborazione è stata molto fluida, per certi versi anche più facile rispetto a fare un disco, perché avevamo indicazioni molo precise da parte della regista. Le scene che abbiamo musicato a livello di emozioni sono molto chiare, cioè è chiaro quello che i personaggi stanno provando. Tutto questo ci ha aiutato molto, non abbiamo fatto molti tentativi.

La storia parla del rapporto tra una figlia e un padre che si rivedono dopo tanto tempo, cosa vi ha affascinato di questo film?

È un viaggio emotivo molto potente, la protagonista lavora nel teatro e non ha un buon rapporto con il padre che è sempre lontano, ma da piccola aveva con lui un legame molto forte. Lei è una donna che si è fatta da sola. Il padre torna da lei e succedono cose emotivamente molto intense. Chiunque può empatizzare con questa storia. Ci ha toccato profondamente. Noi abbiamo avuto la fortuna di poter lavorare già sul montato finale, quindi già vedevamo tutta la cadenza delle scene.

So che state lavorando anche al vostro nuovo disco, cosa puoi dirci?

In questo momento stiamo chiudendo il nuovo disco, è quasi pronto, mancano solo due canzoni da finalizzare. Stiamo capendo come e quando uscire. Il tour vero e proprio lo programmeremo più avanti, quindi date precise per ora non le abbiamo. Forse questa estate qualche data la faremo…

Allora vi seguiremo sui social per scoprire se ci regalerete qualche concerto!

BowLand – © Antonio Agostinelli
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