Occhio ai botti di Capodanno. Non solo per evitare morti e feriti tra l’uomo, soprattutto tra anziani e cardiopatici, neonati e persone particolarmente sensibili, ma anche per proteggere gli animali selvatici e domestici. Soprattutto cani e gatti, se spaventati per l’improvvisa esplosione, possono perdere l’orientamento, correndo il rischio di perdersi o di essere investimenti, talvolta diventando possibile causa di incidenti.
Le ordinanze contro i botti
Ordinanze specifiche per vietare fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e materiali pirotecnici di altra natura sono state prese in varie realtà della Toscana: provvedimenti sono stati predisposti ad esempio a Firenze, Castiglione della Pescaia, Montelupo Fiorentino, San Gimignano e a San Vincenzo.
A Lucca l’amministrazione lancia un vero e proprio appello al buon senso. Pur in presenza dell’articolo 44 del Regolamento di polizia urbana che vieta di “accendere, lanciare e far esplodere qualsiasi artificio pirotecnico, di libera vendita, quali: petardi, mortaretti, razzetti, fischioni e simili, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, fra le ore 18 del 31 dicembre e le 8 del 1 gennaio di ogni anno”, in molti comuni questa norma è stata impugnata davanti ai tribunali amministrativi.
“Per questo molte città importanti hanno rinunciato a emanare ordinanze in attesa di una legge nazionale che faccia chiarezza. Mi appello quindi prima di tutto al buon senso e alla responsabilità di ognuno” sottolinea l’assessore all’ambiente e alla tutela e benessere degli animali del comune di Lucca Cristina Consani.
Non solo i classici botti sono vietati ma viene imposto lo stop anche al lancio delle lanterne cinesi, non meno pericolose sia per il rischio di incendi che per conseguenze su uomini e animali.
Come proteggere gli animali
Per proteggere cani e gatti dalle conseguenze di un’esposizione più o meno diretta ai botti di Capodanno molti i decaloghi che ogni anno vengono proposti. L’Oipa (organizzazione internazionale per la protezione degli animali) per quest’anno ha realizzato anche un video per fissare i punti fondamentali da seguire per evitare conseguenze a causa dei botti di Capodanno.
Attenzione a giardini e terrazzi
Per la delegata fiorentina di Oipa Cristina Carletti è fondamentale evitare, nella notte di Capodanno, di lasciare cani e gatti nei giardini o in balconi e in terrazzi anche se in sicurezza. Meglio non rischiare e tenere i propri animali di affezione in casa.
“Purtroppo, nonostante alcuni comuni hanno già emesso ordinanze per vietare l’utilizzo di petardi per i festeggiamenti del Capodanno -conclude la delegata Oipa– ma sono sempre troppi coloro che non rinunciano a questa anacronistica tradizione anche per l’esiguità dei controlli volti a reprimere chi non rispetta le regole“.
I punti del decalogo Oipa
1. Tenere gli animali il più lontano possibile dai festeggiamenti e dai luoghi in cui i petardi vengono esplosi
2. Non lasciarli soli, potrebbero avere reazioni incontrollate e ferirsi. Stare loro vicini, mostrandosi tranquilli e cercando di distrarli
3. Non lasciarli in giardino. Tenerli in casa o in un luogo protetto gli animali che abitualmente vivono fuori per scongiurare il pericolo di fuga
4. Tenere alto il volume di radio o televisione, chiudendo le finestre e le persiane
5. Lasciare che si rifugino dove preferiscono, anche se si tratta di un luogo che normalmente è loro vietato
6. Durante le passeggiate tenerli al guinzaglio, e non liberarli nelle aree per gli animali per evitare fughe dettate dalla paura
7. Far visitare l’animale da un veterinario comportamentalista affinché valuti la possibilità di una terapia di supporto
8. Evitare soluzioni fai da te somministrando tranquillanti, alcuni sono addirittura controindicati e fanno aumentare lo stato fobico
9. Organizzare una gita fuori porta per trascorrere il Capodanno in luoghi lontani dai centri urbani e dai rumori forti e improvvisi
10. Chiedere al Comune un’ordinanza contro i botti e sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto questi inutili rumori possano essere dannosi per gli animali domestici e selvatici.