Oltre trecento studenti e studentesse toscane sono stati protagonisti, questa mattina, dell’incontro “Generazione Europa” al Cinema La Compagnia con Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione europea. Dagli aiuti all’Ucraina, alla necessità di una politica energetica green e sempre più indipendente dal gas e dal petrolio russo, ma anche il funzionamento delle istituzioni europee e come l’Europa può diventare ancora più unita e inclusiva: questi sono stati alcuni dei temi su cui si sono confrontati gli studenti e hanno fatto domande a Borrell che si è prestato al confronto e ha risposto puntualmente ad ogni sollecitazione.
L’iniziativa promossa all’interno del ricco calendario di iniziative per la Giornata dell’Europa che si celebra il 9 maggio, è stata organizzata dal Consiglio regionale della Toscana e dalla commissione Politiche europee e relazioni internazionali che in questi due anni di lavoro ha avviato un percorso di avvicinamento dei giovani alle istituzioni europee, di cui questa è una delle tappe più importanti.
L’evento si è aperto con l’inno europeo suonato al violino da Veronika Dunyak, giovane ucraina che è fuggita dalla guerra e ha trovato rifugio in Toscana. Ora per lei si apre un nuovo percorso di studio, proprio qui nella nostra regione al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze. Nel teatro sono poi risuonate le parole del già presidente del Parlamento europeo David Sassoli, scomparso lo scorso gennaio, che esortano a “conoscere meglio l’Europa, perché quando la conosciamo ci rendiamo conto di non poterne fare più a meno”.
Ha poi preso la parola Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale che rivolgendosi ai giovani in teatro, ha detto: “Questa è la vostra giornata. L’Europa è il nostro sogno e il nostro futuro e soprattutto l’Europa siete voi”. “Noi tutti siamo i figli di settanta anni di pace, che è stato il più grande dono regalato dall’Europa unita, un sogno di libertà di cui dobbiamo essere tutti non solo testimoni ma anche custodi, e dovete farlo soprattutto voi – ha aggiunto Mazzeo-. Pensavano che le devastazioni, le vite spezzate appartenessero a un passato remoto e invece la guerra della Russia contro l’Ucraina ci fa rivivere tutto questo. In Ucraina è in gioco il destino dell’Europa, per questo dobbiamo guardare al futuro e lanciare un messaggio di speranza”.
L’Ucraina e il ruolo dell’Europa sono state al centro anche dell’intervento di Josep Borrell: “Se ci domandiamo che cos’è l’Europa, dobbiamo rispondere che l’Europa è soprattutto la pace, la pace tra noi europei. La guerra non è più nel nostro immaginario collettivo e questa è una grandissima novità, perché non era mai successo prima”. “Ma la pace non è abbastanza – ha spiegato ancora -. C’è bisogno di più Europa perché se non diventiamo più forti rischiamo di non sopravvivere con quello che è il nostro stile di vita, unico al mondo: abbiamo libertà politica, coesione sociale e prosperità economica”. Per questo, ha aggiunto, ci sono passi avanti da fare e sforzi per essere uniti, basti pensare ad esempio al fatto che la spesa per mantenere in vita 27 eserciti di altrettanti paesi europei è quattro volte maggiore di quella della Russia e certo non altrettanto efficace. “Se non proseguiamo nel rafforzamento dell’unità europea fra qualche anno voi giovani sarete in difficoltà. Dunque il vostro lavoro è quello di chiedere ai vostri governi maggiore unità per l’Europa” ha concluso.
Il vice presidente Borrell ha poi risposto ad alcune domande degli studenti in sala andando a sottolineare due punti importanti riguardando la guerra e l’energia.
“La guerra sta rendendo l’Europa più forte perché la sta rendendo più unita. Senza la guerra non saremmo qui a discutere su come liberarci dalla dipendenza dal gas e petrolio russo e della capacità militare dell’Unione. Mi dispiace per i cittadini russi, ma senza colpire l’economia della Russia non potremo contenere le idee politiche di Putin”, ha risposto Borrell. In merito al gas, ha aggiunto “Ci staccheremo dall’energia russa ma dobbiamo essere realistici” e “dobbiamo farlo in maniera ordinata e oculata. Il gas è una risorsa energetica che non può essere sostituita da un’altra materia. Non serve solo per il riscaldamento ma anche per l’industria petrolchimica. Se non è il gas russo deve essere comunque gas. Per il petrolio è più facile e noi paghiamo molto di più alla Russia per il petrolio che per il gas. L’obiettivo è di smettere di finanziare la guerra di Putin. Iniziamo intanto con il petrolio“.
I saluti finali sono stati affidati al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Abbiamo chiara l’esigenza di avere un’Europa più forte – ha commentato – e dobbiamo avere chiaro come l’Europa sia già in mezzo a noi. Se pensiamo al bilancio della Toscana per i prossimi anni, vediamo che dai fondi europei ci sono stati destinati 7miliardi e 300milioni di euro per garantire servizi, diritto allo studio, strade, opere pubbliche, mentre complessivamente le risorse date dal governo italiano sono inferiori, ammontano a 6miliardi e 600milioni. Anche la normativa è per il 70 per cento di derivazione europea”. “Ora è necessario un ulteriore salto di qualità – ha aggiunto Giani – altrimenti ci aspetta il declino”.
L’evento si è concluso con la consegna a Borrell, da parte dei rappresentanti delle istituzioni toscane, della pubblicazione “Cara Europa ti scrivo” che contiene oltre cento messaggi degli studenti toscani alle istituzioni europee, e del Pegaso alato, simbolo della Toscana.