A distanza di tre anni di tre anni dal disco precedente Cuore Libero è uscito Storie assurde il nuovo disco del cantautore livornese ‘doc’ Bobo Rondelli registrato e suonato insieme agli amici Musica da Ripostiglio.
Tredici brani tra vecchi successi e nuovi ‘gioielli’ tutti da ascoltare, o meglio un libro di racconti sotto forma di canzoni dai toni irriverenti e testi politicamente scorretti, dove l’ironia racconta un mondo di vizi e maldicenze, oltraggi e trasgressioni, ma non mancano passaggi più intimi e riflessivi, come da sempre è nell’animo di Bobo.
Storie Assurde è un disco che rivisita alcuni dei suoi pezzi storici, da Storie assurde a Dal balcone, e propone per la prima volta anche brani che da anni Bobo esegue dal vivo, quali La chiappona o Il gigolò di Rotterdam.
Un nuovo capitolo della discografia solista dell’artista livornese, cominciata nel 2001 con Figlio del nulla, dopo i tre dischi pubblicati con gli Ottavo Padiglione e proseguita con altre perle come Disperati, intellettuali, ubriaconi, Per amor del cielo, o l’omaggio a Piero Ciampi.
Cantautore, ma anche attore, Bobo ha lavorato con il regista Paolo Virzì, che lo ha reso protagonista nel documentario (uscito nel 2009) L’uomo che aveva picchiato la testa e gli ha dato una parte nel film La prima cosa bella del 2010. Al 2019, invece, risale l’uscita di Cos’hai da guardare, il romanzo autobiografico di Bobo Rondelli.
La bellissima copertina del disco è stata realizzata da Tommy, nome d’arte di Tommaso Eppesteingher. Illustratore livornese, nonché insegnante di disegno e storia dell’arte al Liceo Cecioni di Livorno, dal 1989 collabora con Il Vernacoliere in veste di vignettista e fumettista.
Bobo Rondelli sarà a Firenze giovedì 13 giugno alle 19 alla Feltrinelli Red di piazza Repubblica, per uno showcase di presentazione in anteprima del disco con il giornalista Fulvio Paloscia, a seguire il firmacopie. Mentre venerdì 14 giugno sarà in concerto allo spazio Ultravox di Firenze per una serata a ingresso libero.
Ecco la nostra intervista a Bobo Rondelli
Ciao Bobo! Raccontaci le “Storie Assurde” del tuo nuovo disco
Ho messo nel disco alcuni brani che avevo già inciso e non mi era piaciuto come erano stati arrangiati, sono i discografici che a volte decidono. Li ho ripresi e li ho incisi come volevo io. Poi ci sono altri brani che raccontano storie tragicomiche sui personaggi che ho incontrato nella vita. Come l’uomo rovinato dalle donne dell’Est, finito in bancarotta, il mantenuto dalla signora anziana, il confidente che frequenta una donna ma quando si arriva ‘al dunque’ non conclude. C’è anche La chiappona un pezzo che non avevo mai inciso, un omaggio poetico alle donne che non vanno troppo in palestra e non soffrono troppo di vanità.
se una persona è attenta solo a se stessa e al suo profilo migliore è difficile che possa dare qualcosa all’altro
Una bellezza un po’ retrò diciamo, la bellezza delle mamme e delle nonne…
Sì, poi alla fine secondo me nell’eros c’entra molto quanto si ride insieme, se una persona è attenta solo a se stessa e al suo profilo migliore è difficile che possa dare qualcosa all’altro.
Ti vedremo presto in concerto a Firenze, ma sei sempre in tour, non smetti mai di suonare, possiamo dire che il palco è al tua dimensione, ci stai bene
A volte per me il palco è un “Palchibolo” tra palco e patibolo. In alcuni posti in cui magari non mi conoscono faccio fatica a farmi ascoltare, ormai la gente è abituata al telecomando a non emozionarsi più di tanto. In Toscana ho sempre un grande seguito, in Sardegna che ci faccio? Ma va bene, sto bene così, non mi lamento c’è chi sta peggio di questi tempi tra operai a casa e guerre di qua e di là.
Livorno com’è cambiata negli ultimi anni?
Secondo me si è presa una bella botta con la pandemia, i negozi chiudono perché il gas e la luce sono aumentati, la città un po’ sparisce per certi versi. Ci sono tutti grandi magazzini, ma se cammini per le strade la sera c’è il vuoto totale. Non solo a Livorno, anche a Grosseto, a Prato, anche a Firenze se togli i turisti non so cosa rimane. Ormai è costoso uscire anche per prendere una spuma.
Però a Livorno resiste il The Cage, un locale storico, che non è poco…
Sì, il The Cage ha sempre avuto una bella programmazione, è un bel posto dove i giovani possono ascoltare gruppi che mi piacciono. Quando ci suono io passano a trovarmi i vecchi compagni di merende.
Come sarà l’estate di Bobo? Sarai in giro a suonare?
Sì sarò in compagnia dei Musica da Ripostiglio che hanno fatto un bel lavoro sul disco. Il nuovo disco mi piace molto anche per la sonorità che ha, è un po’ swing, un po’ balera, fa battere il piede diciamo.