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Biodiversità: recuperate 24 varietà antiche di alberi da frutto del Casentino

Il progetto finanziato dal PSR ha consentito di salvare dall’estinzione due tipi di ciliegi, quattordici meli, sette peri e un pesco

Le cultivar del Casentino salvate dall’estinzione

Ventiquattro varietà locali di alberi da frutto tradizionali del Casentino che potevano scomparire sono state salvate dall’estinzione, dal Ciliegio Corniola al Pero Cova, dal Melo Regina al Melo Bianca, e invece rimarranno sulle tavole e sui banchi dei mercati mantenendo ancor più ricca l’agrobiodiversità toscana.

Il progetto di recupero delle cultivar

È stato possibile grazie a un progetto di recupero finanziato dal PSR tramite Terre Regionali Toscane e realizzato dall’Unione dei Comuni montani del Casentino e dalla Scuola universitaria superiore Sant’Anna di Pisa. In particolare, le cultivar salvate sono due ciliegi, quattordici meli, sette peri e un pesco.

“Il recupero di queste antiche cultivar – ha detto la vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardipermetterà di studiare la migliore resilienza ai cambiamenti climatici in corso e la conservazione della biodiversità del territorio anche attraverso la loro valorizzazione soprattutto presso le aziende agrituristiche. Oggi più che mai la tutela delle risorse genetiche locali, si lega indissolubilmente ai temi della sostenibilità ambientale, dei cambiamenti climatici, dell’economia circolare, della tutela del suolo, dell’acqua  e della biodiversità naturale e selvatica.  Anche per questo la Regione sta dando il supporto necessario a che l’impegno degli agricoltori custodi come quello delle banche del germoplasma sia conservato per la vitalità della nostra agricoltura e per le generazioni future” .

L’ambito locale di recupero, conservazione e coltivazione delle diverse varietà locali riguarda il territorio del Casentino e in particolare i comuni di Bibbiena, Capolona, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio Stia, Subbiano e Talla.

 

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