L’Aglione della Valdichiana, un prodotto 100% toscano che tradizionalmente viene abbinato come condimento ai pici, è stato decretato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali come risorsa genetica vegetale a rischio di estinzione e, quindi, è stato iscritto all’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.
Dopo l’inserimento nel repertorio delle specie vegetali da conservazione della Regione Toscana e Umbria, l’Aglione festeggia un ulteriore traguardo che va a coronare un percorso di valorizzazione avviato nel 2016 con l’inserimento tra i prodotti agro-alimentari tradizionali. Questa eccellenza della Valdichiana è stata poi oggetto di numerosi progetti di studio e ricerca, alcuni già conclusi e altri in itinere; contemporaneamente continua il lavoro dell’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana, guidata da Ivano Capacci.
L’Aglione della Valdichiana verso il riconoscimento europeo
“Il progetto di caratterizzazione genetica e morfologica – afferma il professor Stefano Biagiotti, responsabile scientifico del progetto – portato avanti insieme al gruppo di lavoro del prof. Emidio Albertini dell’Università degli Studi di Perugia, ha dato i risultati sperati dell’iscrizione nell’Anagrafe nazionale. Con quest’ultimo riconoscimento abbiamo posto un altro tassello nella conoscenza dell’Aglione che ci spinge ad accelerare nel percorso per l’ottenimento di una DOP o IGP”.
Toscana e Umbria: un impegno condiviso
Molti comuni dell’area toscana e umbra sostengono l’iter che porterà il prodotto ad ottenere la certificazione. Il riconoscimento DOP o IGP, per l’Aglione della Valdichiana, sarebbe una garanzia di tracciabilità ma anche un veicolo di promozione territoriale che si sposa con la strategia europea della biodiversità e di programma farm to fork (dal produttore al consumatore).
“Il percorso per una certificazione europea è già iniziato – dichiara Pietro Rampi, presidente della struttura promotrice della DOP/IGP –. I produttori toscani e umbri si sono coalizzati in un unico soggetto per definire il disciplinare, l’areale di produzione e il dossier di candidatura. L’incarico è stato affidato a Stefano Biagiotti, che da sempre ha avuto un ruolo importante per la tutela e la valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana”.