Il regista olandese Paul Verhoeven, autore di “Basic Instinct” e “Elle”, firma il suo nuovo film che spazia tra erotismo, misticismo e mistero
E’ tornato dietro la macchina da presa il regista olandese Paul Verhoeven, e lo ha fatto nel 2018, realizzando un film non ancora uscito in sala, né sulle piattaforme in streaming. E’ uno dei più noti autori dei Paesi Bassi, Paul Verhoeven, forse l’unico che è riuscito ad imporsi nel panorama internazionale, corteggiato dalla più grande industria cinematografica, quella di Hollywood, per la quale ha realizzato pellicole di successo, come Robocop, Atto di forza, Starship, L’uomo senza ombra, Black Book, e titoli dallo spiccato erotismo torbido, tra violenza e mistero, come Basic Instinct e Elle. La pellicola in attesa di uscita è Benedetta (Blessed Virgin), ed è ispirato alla vera storia di Benedetta Carlini, religiosa vissuta tra la fine del XVI secolo e il XVII secolo, le cui riprese si svolte nell’estate 2018, tra Montepulciano e San Quirico d’Orcia, in collaborazione con Toscana Film Commission, con la partecipazione di tantissime comparse e figuranti locali, selezionati grazie a casting molto partecipati.
Benedetta Carlini, religiosa e mistica toscana
Ad ispirare il film di Paul Verhoeven, la vera storia della religiosa toscana Benedetta Carlini. Nata a Vellano, piccolo borgo della Svizzera Pesciatina, nel 1591, da una famiglia agiata, che le aveva garantito una vita monastica, Benedetta Carlini era stata nominata Badessa del convento della Madre di Dio di Pescia. La suora era posseduta da visioni mistiche e sovrannaturali, sul suo corpo erano apparse delle stigmate ed era per questo una persona al centro dell’attenzione della vita religiosa del tempo. Ma in pieno clima da Controriforma, le visioni di Benedetta non erano ben viste e potevano essere considerate eretiche: per questo era stata posta sotto osservazione, fino a quando la sua compagna di cella, suor Bartolomea, non aveva confessato che, in realtà, le visioni di Benedetta erano avvenute nel corso di amplessi sessuali tra loro avvenuti. Le dichiarazioni avevano provocato un grande scandalo, per questo Benedetta era stata privata del suo ruolo di Badessa per poi rimanere segregata in convento, costantemente sorvegliata, dove era morta nel 1661. La principale fonte storica sulla figura della religiosa omosessuale, è il testo della storica Judith C. Brown, Atti impudici. Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento, del 1986, che ha riportato alla luce questa antica vicenda, secondo la scrittrice particolarmente importante per aprire una breccia nel silenzio che la storia ha riservato ai rapporti lesbici, non conferendo loro, per lunghissimo tempo, neanche un nome e un’identità, negandone quindi, di fatto, l’esistenza.
Dopo la presentazione del trailer ufficiale, grande attesa per la presentazione a Cannes
I primi di maggio, la produzione del film ha presentato in anteprima internazionale il trailer ufficiale di Benedetta. Nel film, il regista olandese è tornato a lavorare con buona parte della troupe del film Elle, tra cui il co-sceneggiatore David Birke, il produttore Said Ben Said, la compositrice Anne Dudley e il montatore Job ter Burg. Confermata anche l’attrice belga Virginie Efira, che aveva avuto un ruolo anche in Elle. Nel cast, nei panni della badessa del convento, spicca il nome della nota Charlotte Rampling, a fianco della quale recita l’attrice francese Clotilde Coreau. Dopo essere stato in lizza, con il film Elle, a Cannes 2016, Paul Verhoeven sarà di nuovo sulla Croisette con il suo nuovo film Benedetta, in competizione alla prossima edizione del festival, che si terrà, in presenza, dal 6 al 17 luglio.