Un giglio composto da 4mila fiori con un’ape gialla e nera e la scritta “Bee The Change” su una superficie di oltre 600 metri quadrati al piazzale Michelangelo di Firenze. È questa l’installazione finanziata da Aboca nell’ambito del pacchetto di misure promosso dal Comune di Firenze per difendere la biodiversità nel contesto urbano e tutelare un insetto essenziale per l’ambiente.
Firenze città amica delle api
“Firenze è città amica delle api – ha detto il sindaco Dario Nardella, che sabato scroso ha effettuato un sopralluogo al piazzale – e da qui vogliamo lanciare un grido d’allarme per richiamare l’attenzione su un settore in crisi a causa dei cambiamenti climatici. Il Comune di Firenze sta mettendo in campo una serie di azioni per incrementare e tutelare il patrimonio ambientale e già da tempo non utilizza erbicidi per la manutenzione del verde pubblico. Oggi vogliamo ulteriormente rilanciare questo messaggio e contribuire alla tutela dell’ambiente urbano”.
Tra le iniziative promosse dal Comune c’è anche la piantagione della facelia nelle rotonde cittadine e l’avvio del concorso per i balconi fioriti “Fiori a fiorenza”, con la distribuzione dei semi di facelia da parte delle Farmacie Fiorentine Afam: sono già oltre 3000 le bustine consegnate ai cittadini dalle 21 farmacie. Infine, nei giardini di Villa Favard saranno installati due apiari a cura di Arpat.
5mila apicoltori in Toscana colpiti dai cambiamenti climatici
L’installazione “Bee The Change” raffigura il giglio di Firenze che per l’occasione si trasforma in alveare: nei tre corpi principali del giglio, a imitazione delle cellette di un alveare, sono stati ritagliati nel prato a pronto effetto 46 esagoni riempiti poi da telo di juta per ottenere un effetto miele. Al centro del giglio è stata realizzata l’immagine di un’ape utilizzando piante e fiori.
“Le api e il settore dell’apicoltura sono fondamentali non solo dal punto di vista produttivo – ha detto l’assessore all’ambiente di Firenze, Cecilia Del Re – ma anche da quello ambientale per la tutela della biodiversità. Il comparto conta in Toscana oltre 5mila apicoltori e 93mila alveari ed è in forte sofferenza a causa dei cambiamenti climatici, che portano a eventi meteorologici estremi e sfasamenti stagionali, come quelli che stiamo vivendo proprio in questi giorni di freddo primaverile e che hanno comportato danni all’agricoltura e all’apicoltura. Ciò incide negativamente sugli alveari e sulle fioriture, troppo spesso insufficienti a garantire la produttività e il sostentamento degli alveari stessi. L’installazione al Piazzale è un invito a tutti a essere motore di cambiamento per un nuovo modello di sviluppo più sensibile all’ambiente e al pianeta in cui viviamo.”