Dall’agnello di Zeri alla cipolla di Certaldo, senza dimenticare le ciliegie di Lari e la schiacciata alla fiorentina. Sono solo alcune delle 461 Bandiere del Gusto della Toscana, assegnate come ogni anno da Coldiretti che ha mappato le specialità alimentari tipiche di ogni regione italiana. In tutto sono ben 5.155 le Bandiere del Gusto in tutta Italia: la Toscana è la seconda regione ad averne ottenute di più, dietro solo alla Campania che guida la classifica con 531 prodotti.
“Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio – sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – c’è la necessità di difendere questo patrimonio del Made in Italy dalla banalizzazione e dalle spinte all’omologazione e all’appiattimento verso il basso dell’offerta alimentare anche turistica”.
Tra i gioielli toscani troviamo la Piattella pisana, un fagiolo bianco di forma appiattita con una buccia sottilissima quasi assente e la pasta molto morbida che rendono questo legume particolarmente apprezzato in cucina. Ancora squisita è la Torta co’ bischeri, un dolce di pasta frolla ripiena di un impasto a base di riso e cioccolata o ancora la Bottarga di Orbetello, prelibatezza dal colore ambrato e sapore intenso che per tanti anni è stata poco conosciuta perché prodotta quasi esclusivamente a livello familiare.
E ancora il brigidino di Lamporecchio, nato da un errore antichissimo: secondo la tradizione popolare infatti le suore del convento dedicato a Santa Brigida mentre preparavano le ostie si sbagliarono e sfornarono un biscotto dalla sfoglia sottile ma molto più saporito.