Dalla riqualificazione e l‘ammodernamento delle cantine alla promozione del vino toscano nel mondo: la Regione Toscana mette a disposizione degli imprenditori del settore 20 milioni di euro. Risorse che diventano ossigeno per i produttori in un momento difficilissimo per l’agricoltura.
“Crisi energetica, caro-materie prime e siccità stanno mettendo a dura prova le aziende – ricorda la stessa vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – per cui è ancora più importante il nostro intervento per aiutare chi vuol comunque continuare a migliorare la qualità del prodotto toscano ed a farla conoscere ed apprezzare nel mondo”.
La cifra globale di 20 milioni è il risultato di due misure. La prima è il bando investimenti, approvato da Artea, l’Agenzia regionale toscana per le erogazioni in agricoltura lo scorso 4 luglio: si tratta di 9 milioni di euro per progetti finalizzati a rafforzare le dotazioni delle cantine aziendali e per migliorare il rendimento globale delle imprese trasformatrici di uva, per l’adeguamento alla domanda di mercato ed ottenere una maggiore competitività.
Le domande dovranno essere presentate sulla piattaforma Artea dal 1 agosto e fino al 15 novembre 2022.
La seconda misura, con relativo bando, è invece dedicata alla promozione. Le aziende del settore vitivinicolo interessate a far conoscere e promuovere il vino toscano nei Paesi non europei avranno tempo dalle ore 9 di venerdì 8 luglio alle ore 13 di giovedì 11 agosto 2022 per presentare domanda alla Regione Toscana (tramite il sito di Sviluppo Toscana S.p.A) relativamente alla “Misura della promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi”, inserita nel programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo e prevista dalla Organizzazione Comune di Mercato (OCM).
Il bando ha un valore complessivo di 11,351 milioni di euro, di cui circa 3 milioni prioritariamente destinati al pagamento dei saldi dei progetti relativi alle precedenti campagne. Le imprese interessate potranno presentare un proprio progetto di promozione e richiedere fino al 50% delle spese sostenute.
“L’effetto combinato delle due misure – chiosa Saccardi- da una parte migliora il processo di produzione del vino in cantina attraverso il rafforzamento delle dotazioni aziendali, dall’altra sostiene le iniziative di internazionalizzazione delle imprese attraverso gli aiuti per la promozione verso i Paesi extra europei e i Paesi emergenti, che rappresentano nuove frontiere da conquistare e possibili nuovi sbocchi di mercato”.