In arrivo 34,6 milioni di euro per il piano di diffusione della banda ultra larga (Bul) in Toscana. Serviranno per “le aree bianche” in cui nessun operatore investe in connettività. Da qui l’intervento economico dello Stato. Il presidente Eugenio Giani e il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso hanno firmato a Roma il secondo addendum all’accordo di programma stipulato nel 2016.
I 34,6 milioni di euro sono relativi all’intervento a concessione, realizzato da Open Fiber, che sta realizzando l’infrastruttura e si occuperà di gestione e manutenzione per 20 anni. Il piano Bul riguarda le aree bianche di 254 dei 273 comuni toscani. Verranno raggiunte 410.629 unità immobiliari (abitazioni e imprese).
Giani: un percorso virtuoso per la Regione
“Questa firma – ha commentato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – suggella un percorso virtuoso che la Regione ha seguito con puntualità e rigore ed in accordo con le Amministrazioni locali interessate. Il nostro obiettivo è quello di riuscire a connettere alla banda ultra larga le aree cosiddette a fallimento di mercato, dove i vari gestori non trovano conveniente intervenire”.
Giani, nel ricordare che è un processo iniziato nel 2018 e che ha già dato “i primi, ottimi risultati” ha ribadito che si punta a concludere entro la fine del 2025. “Al termine di questo processo di infrastrutturazione saranno migliaia e migliaia i cittadini e le imprese che potranno contare su connessioni molto più veloci ed adeguate agli standard europei ed internazionali, con positivi riflessi in fatto di studio e commercio con i mercati mondiali” ha aggiunto.
La Toscana è la quarta Regione, dopo Emilia Romagna, Lazio e Piemonte a procedere alle modifiche del piano tecnico regionale per rimodulare alcune risorse e venire incontro alle necessità di spesa da parte dei territori.
Urso: ottimizzate le risorse a disposizione
“La sottoscrizione – ha dichiarato il ministro Urso – è un atto amministrativo di grande rilevanza per il territorio toscano. Dal 2016 sono intercorsi molti avvenimenti, di natura attuativa, pandemica e tributaria, che hanno reso necessario un aggiornamento del piano tecnico, al fine di completare gli interventi previsti nella regione Toscana rispetto al grande progetto Banda Ultra. Un esercizio tecnico molto delicato che ha consentito, di ricalibrare gli interventi sul territorio, ottimizzando l’impiego delle risorse stanziate ed evitando il disimpegno dei fondi comunitari”.
Del Piano Bul aree bianche Toscana fa parte anche un altro tipo di intervento, quest’ultimo diretto, attuato e realizzato da Infratel, il soggetto in house del Ministero e l’attuatore nazionale della strategia banda larga.
Solo 14 i comuni esclusi dal Bul
Dal Piano Bul sono esclusi soltanto 14 Comuni (Chitignano, San Giovanni Valdarno, Barberino di Mugello, Capraia e Limite, Vicchio, Monte Argentario, Castagneto Carducci, Livorno, Sassetta, Pietrasanta, Viareggio, Massa, Montignoso, Vaiano) per i quali la percentuale di territorio coperto da servizi di banda ultralarga da parte di operatori privati supera il 95%, Comuni che rientrano però nell’ulteriore intervento “Italia 1 Giga” destinato alle aree grigie e finanziato con fondi Pnrr.