Assicurare tutta l’assistenza sanitaria necessaria a tutti i bambini che arrivano in Toscana dall’Ucraina . Questo l’intento dell’accordo che vede insieme Regione, pediatri di libera scelta e Asl redatto in un documento con specifiche indicazioni per l’assistenza sanitaria necessaria.
Il documento, sottoscritto dalle parti, è finalizzato ad assicurare ai minori stranieri che arrivano dall’Ucraina la stessa assistenza che ricevono i bambini italiani, con particolare riguardo alle attività di sorveglianza, prevenzione e profilassi vaccinale del Covid-19 e di altre malattie infettive (polio, difterite, tetano, epatite b, pertosse, emofilo di tipo b, morbillo, rosolia, parotite, varicella).
Ecco nel dettaglio i contenuti del documento:
L’iscrizione al servizio sanitario regionale
Questa attenzione e presa in carico vale anche per i minori che non sono in regola con le norme relative all’ingresso e al soggiorno : la normativa prevede, infatti, l’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario nazionale e da parte delle Asl, dunque, l’impegno a iscrivere al servizio sanitario regionale i minori ucraini con la conseguente scelta del pediatra.
Qualora l’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario regionale non sia immediatamente effettuabile (per esempio per difficoltà nel rilascio del codice fiscale da parte dell’Agenzia delle entrate), la Asl di riferimento assegna un codice ‘stp’, che consente al minore di poter accedere al pediatra di famiglia e di poter usufruire dell’assistenza sanitaria necessaria, comprese le vaccinazioni. I pediatri dunque potranno eseguire le vaccinazioni direttamente nei loro studi, così da favorire la copertura vaccinale e permettere ai bambini ucraini di avviare precocemente la frequenza scolastica, punto di partenza per una rapida integrazione .
Tamponi covid pediatrici
Per quanto riguarda i tamponi Covid, in presenza di sintomi, il pediatra di famiglia può prescrivere il tampone molecolare o antigenico rapido e può anche effettuare direttamente il tampone rapido, inserendo il risultato sull’app InSalute. Alle Asl spetta, invece, il compito di individuare specifici percorsi agevolati (di prenotazione dei tamponi, di esecuzione degli stessi e del ritiro del referto) sia per chi presenta una richiesta su ricetta rossa che per chi ha difficoltà nell’utilizzare i portali online.
Superare le barriere linguistiche
Il documento prevede, inoltre, che le Asl assicurino un servizio di consulenza e di traduzione attraverso la mediazione culturale, fornendo così ai pediatri gli strumenti necessari per favorire l’accesso al servizio.
“La collaborazione già esistente tra Regione e pediatri di famiglia si rafforza in maniera condivisa anche in questo delicato ambito che coinvolge i minori ucraini in fuga dalla guerra – ha sottolineato l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Abbiamo garantito la migliore accoglienza e assistenza sanitaria possibili e continueremo a farlo, anche in relazione alle necessarie vaccinazioni per i bambini che frequentano le scuole dell’infanzia. Ringrazio le organizzazioni sindacali dei pediatri di libera scelta e le aziende sanitarie per l’impegno e la collaborazione, che hanno sempre garantito anche nel difficile periodo dello stato di emergenza, determinato dalla pandemia da Covid”.