Da domani le botteghe di artigianato artistico potranno richiedere i ristori della Regione Toscana: 2.500 euro di contributo a fondo perduto per ogni piccola e media imprese che abbia subito perdite di almeno il 30%.
Nessun click day, ma ci sarà tempo fino al 30 aprile 2021 per presentare domanda. Verrà creata una graduatoria che sarà ordinata in base al calo percentuale del fatturato o degli scontrini emessi nel 2020 rispetto al 2019. Se l’azienda è nata nel 2019 si confronteranno con il 2020 solo i mesi in cui è stata in attività. Se l’azienda invece è nata nel 2020, il contributo non terrà conto delle perdite, ma sarà erogato in base ai mesi in cui l’attività risulti attiva.
Chi potrà richiedere i ristori
Il bando sarà da domani on line sul sito di Sviluppo Toscana. Per inoltrare la domande occorre essere iscritti alla Camera di Commercio ed operare in Toscana, non essere in stato di fallimento o liquidazione, essere tuttora in attività e in regola con gli obblighi contributivi quanto a previdenza ed oneri assicurativi (oppure essere in possesso di crediti certi nei confronti di pubbliche amministrazioni). La compilazione dei modelli è facile, per cui non ci sarà necessità di essere seguiti da un professionista.
Stanziati 3,8 milioni di euro che potranno aiutare fino a 1.520 imprese
A disposizione dell’artigianato artistico ci sono 3 milioni e 800 mila euro che consentiranno di erogare un contributo pieno di 2500 euro a 1520 aziende. Lo stanziamento è parte di un pacchetto da 25 milioni (in più bandi e per più categorie) che la Regione ha annunciato nelle settimane scorse e che saranno impiegati da qui a giugno.
Coinvolti un lungo elenco di codici Ateco: chi lavora tessuti, pelli, pellicce, articoli di maglieria e calzature alla carta e cartone, pasta, metallo ed articoli da viaggio, dai mobili alle borse e cappelli, da chi restaura o crea opere d’arte alle attività fotografiche. Tutte quelle micro, piccole e medie imprese che con le loro botteghe si rivolgono essenzialmente ai turisti, in particolare internazionali, e che hanno subito più di altri le chiusure e i blocchi imposti dai vari lockdown.
“Siamo consapevoli che ristori da 2500 euro potranno soltanto alleggerire in parte il disagio delle imprese più piccole e consentire loro, magari, di pagare qualche bolletta o alcune delle spese fisse, ma che non potranno certo risollevare i fatturati delle aziende – commenta l’assessore al commercio e all’economia della Toscana, Leonardo Marras – Per quello l’unica soluzione saranno le riaperture e il ritorno dei turisti e l’unica condizione che ci consentirà di farlo in sicurezza, senza rischi sanitari, sarà la vaccinazione della popolazione”.