Sarà un’edizione di Volterragusto davvero speciale quella che sabato 24 e domenica 25 ottobre, e ancora sabato 31 ottobre e domenica 1 novembre, si prepara ad ospitare Volterra. In un anno quantomai complesso il segnale che arriva dalla conferma di un evento attesissimo e ormai parte della storia recente di questa città è la voglia di guardare avanti con fiducia, vivendo un contesto di leggerezza e socialità allestito nell’imprescindibile rispetto di tutte le misure di sicurezza anti Covid che il periodo ancora impone, anche come occasione per riscoprire tradizioni, luoghi e culture.
Cuore pulsante della manifestazione, tra Piazza dei Priori e Le Logge del Palazzo Pretorio, sarà la XXIII edizione della Mostra mercato del tartufo bianco e dei prodotti tipici dell’Alta Val di Cecina che dalle 10 alle 20 celebrerà “Sua Maestà il tartufo” affiancato dai tanti produttori che proporranno formaggi, salumi, vino, confetture, dolci, cioccolato e tanto altro ancora.
“Il cibo è cultura” è il tema scelto quest’anno, sviluppato attraverso momenti che uniranno le ricchezze gastronomiche locali con il patrimonio storico, architettonico e museale unico che Volterra è in grado di offrire: in questa direzione un programma che coinvolgerà musei e luoghi di interesse cittadino, come il Museo Civico Guarnacci con visiche tematiche per grandi e piccini come “I Rasenna cercatori di tartufo: il tartufo ai tempi degli etruschi” e “Il Cibo degli Dei: il tartufo nella mitologia”, il Teatro Romano “Terrae Tufer: il tartufo sulla tavola degli antichi romani”, la Pinacoteca Civica “Sua Maestà il tartufo: il tartufo alla Corte dei Medici”, Palazzo De’ Priori (“Volterra Di-Vino”, banco di assaggio dei vini locali a cura di Fisar delegazione storica Volterra e Associazione Vignaioli di Volterra), le Cantine di Palazzo Viti (tavolo degustazione di prodotti tipici), il Duomo di Volterra (visitabile fresco di restauro), la Torre del Maschio di Volterra della Fortezza Medicea, struttura oggi adibita a penitenziario, con visita guidata che inclusiva anche degli Orti del Carcere.
Dal ricco calendario si segnalano anche “Tartufando: giocando s’impara”, simulazione in gioco della ricerca del tartufo dedicata ai più piccoli a cura dell’Associazione Tartufai (Parco Fiumi, 24 e 31 ottobre) e l’esibizione del “Gruppo storico sbandieratori e musici città di Volterra” in Piazza San Giovanni (domenica 1 novembre).
Non mancheranno anche iniziative “fuori porta”, come le sempre gettonatissime “Visite in tartufaia” (domenica 25 ottobre), per scoprire dove nasce il tartufo e come trovarlo in compagnia dei tartufai locali e dei loro inseparabili segugi, o “Bacche, spiriti e gin” (domenica 1 novembre), escursione nel Bosco di Berignone alla scoperta delle bacche locali e della distilleria perduta con piccola degustazione degli “Spiriti del Bosco” a cura de La Vena di Vino.
Fra i momenti più attesi della manifestazione il Premio Jarro, riconoscimento destinato a chi in ambito professionale si sia distinto nella divulgazione della cultura della buona tavola. A ritirarlo sabato 31 ottobre (ore 17.30, Palazzo de’ Priori) il giornalista e scrittore Fabio Francione, curatore della nuova edizione de “La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi (ed. la Nave di Teseo 2020), per l’importante lavoro di promozione e divulgazione dell’opera che può essere considerata il libro fondativo della cucina italiana scritta da un grande maestro in occasione del bicentenario della sua nascita.