Muoversi in Toscana alla scoperta dei suoi borghi, le spiagge, la sua storia ma anche del buon cibo può essere fatto a bordo di un treno, godendosi il mutare del paesaggio dal finestrino, oppure a piedi sulle orme dei pellegrini. Oggi sempre più turisti scelgono di scoprire e visitare la nostra regione a bordo della bicicletta, percorrendo quegli itinerari lungo l’Arno, la costa o proprio attraverso la Francigena. Per aiutare i turisti e tutti i toscani che vogliono cimentarsi con la due ruote è uscita “Toscana in bicicletta”, realizzata da Le Guide di Repubblica. Dalle grandi ciclovie ai percorsi storici lungo le strade bianche, ora sempre più riscoperti e valorizzati dalle competizioni sportive, questa guida ripercorre le ciclostoriche e offre un puntuale elenco di percorsi ciclabili suddivisi per le province toscane.
“Un testo che onora la Toscana – ha detto il presidente, Eugenio Giani – perché la valorizza, individua e commenta i percorsi ciclabili, ma non solo. Un ausilio per il turista che ha intenzione di percorrerla sulle due ruote a pedali, per comprenderne l’essenza fatta di storia, cultura, arte e buon vivere. Quindi anche all’insegna della sua scoperta in tutte le sue declinazioni, non ultima anche quella enogastronomica”. Una guida per vivere e scoprire tante suggestioni ed emozioni. “Senza poi dimenticare – ha aggiunto il presidente – tutti i percorsi ciclo storici che nel corso degli anni sono stati riscoperti e riportati in auge, vere e proprie occasioni che uniscono sport e scoperta della Toscana”. A partire dalla più conosciuta, come l’Eroica, ma proseguendo con l’Intrepida di Anghiari, la Leonessa, l’Ardita solo per citarne alcune. “Un modo di vivere la bicicletta ed il territorio – ha proseguito Giani -, esperienze a tutto tondo. Con tutto quel che ne consegue per l’indotto di tanti borghi e territori. La bicicletta sta vivendo una nuova stagione, grazie anche al progresso della tecnologia e l’avvento della bici a pedalata assistita. Un mezzo che avvicina molte più persone a luoghi spesso difficilmente accessibili, grazie all’energia pulita fornita dall’elettrico. All’Abetone, ad esempio, il movimento in termini economici generato in estate dal cicloturismo permette quasi paradossalmente di superare quello prodotto dal turismo invernale”.
I percorsi
Il racconto della guida parte proprio dalle 16 ciclostoriche che offrono la possibilità di vivere lentamente e, perché no a bordo di una bici vintage, i grandi percorsi lungo le strade bianche. Qui troviamo l’Etrusca di Bolgheri, la Medicea di Carmignano, l’Ardita di Arezzo, la Maremmana di Castiglione della Pescaia, l’Omino di Ferro di Cecina e, su tutte, l’Eroica di Siena.
Spostandoci poi provincia per provincia abbiamo l’imbarazzo della scelta tra i percorsi ciclabili. Dalla gran fondo del Mugello o il Giro del Chianti nel fiorentino, proseguiamo poi lungo il Sentiero della Bonifica e la Ciclovia dell’Arno, in provincia di Arezzo, ma anche la Via Clodia nel grossetano e la Gran Fondo sull’Isola d’Elba. E se non siamo ancora stanchi c’è da scoprire in bicicletta il lago di Massaciuccoli o la strada del vino lungo le colline pisane ma anche l’anello dell’Abetone, la Val di Bisenzio nel pratese, le crete senesi e tanto altro.
“Insomma – ha concluso Giani – dalla Francigena all’Abetone, dall’Amiata all’Arno, dalla via Romea a quella Matildica passando per la ciclovia del Sole verso l’appennino tosco emiliano, la Toscana delle due ruote a pedali è una scoperta continua e imprevedibile. In bici per vivere paesaggi, sensazioni e scenari davvero unici seguendo i suggerimenti proposti dalla guida realizzata da Repubblica”.
La guida è pensata per rispondere alle esigenze di ogni tipologia di cicloamatore con percorsi con lunghezze diverse e su ognuno è indicato il livello di difficoltà. Naturalmente non mancano i consigli sulle strutture e dove trovare ristoro. Nella guida c’è poi una sezione dedicata a tutte le cantine che offrono servizi per i ciclisti, tour nelle vigne rigorosamente in sella ed altre esperienze legate al vino.