“Nessuno immaginava di trovarsi ancora di fronte a questo orrore“. La senatrice a vita Liliana Segre tornata a parlare della guerra esplosa dopo il 7 ottobre. Lo ha fatto di nuovo in un messaggio inviato al sindaco di Montalcino che le aveva scritto dopo che le è stato assegnato il premio dell’edizione 2023 di ‘Un tartufo per la pace’.
Ogni anno il riconoscimento viene conferito da San Giovanni d’Asso a organizzazioni o personaggi di eccellenza che si sono distinti per l’impegno nella difesa dei diritti delle persone. Se c’è ancora questo orrore, ha aggiunto Segre, “significa che dobbiamo lavorare di più e meglio per la pace e per valorizzare le comunità che si impegnano a promuoverla a ogni livello“.
La cerimonia di consegna del premio si terrà il 12 novembre alle 18,30 nella Sala del Camino del Castello Pannilini di San Giovanni d’Asso. “La sua vita e il suo coraggio – si legge nella targa che le sarà consegnata – sono fonte di ispirazione ogni giorno per le persone che scelgono di combattere l’intolleranza, il razzismo, l’antisemitismo, l’istigazione all’odio e alla violenza. Sopravvissuta all’Olocausto ha donato la propria vita al dovere di non dimenticare, diventando, dopo un lungo periodo di riflessione e silenzio, una coraggiosa testimone attiva della Shoah rivolta in particolare alle nuove generazioni. L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa”.
La vita e il coraggio di Segre “sono, per la parte migliore dell’Italia, fonte di ispirazione ogni giorno – dice il vicesindaco di Montalcino Angelo Braconi -. Quando la commissione del premio ha pensato alla senatrice, non eravamo ancora entrati nel conflitto di queste ultime settimane. Alla luce dei fatti drammatici in corso, credo che la nostra scelta assuma un valore ancora più alto. Vedere Lei, sentire le sue parole, è come seguire un sentiero, quello giusto, che porta verso il mondo che vorremmo”.