C’è ancora tempo, fino al 31 luglio 2022, per visitare “Donatello, il Rinascimento”, una mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire lo straordinario percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo.
La mostra ospita oltre 130 opere tra sculture, dipinti e disegni con prestiti unici, alcuni dei quali mai concessi prima, provenienti da quasi sessanta tra i più importanti musei e istituzioni al mondo. Distribuita su due sedi, Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello, Donatello, il Rinascimento propone un viaggio attraverso la vita e la fortuna del “maestro dei maestri”.
Artista rivoluzionario Donatello diede il via alla straordinaria stagione del Rinascimento, proponendo nuove idee e soluzioni figurative che hanno segnato per sempre la storia dell’arte occidentale.
Donatello cambiò per sempre l’idea stessa di scultura, unendo le scoperte sulla prospettiva e la dimensione psicologica dell’arte, abbracciando in tutta la loro profondità le più diverse forme delle emozioni.
Donatello viene definito “il maestro dei maestri” per la sua capacità straordinaria di utilizzare materiali diversi come: marmo, bronzo, terracotta, legno, stucco, rame sbalzato, cartapesta, paste vitree, ceramiche uniti tutti spesso in opere polimateriche, sempre raggiungendo straordinari effetti espressivi.
Il suo spirito moderno e trasgressivo lo spinse a mettersi sempre in discussione, creando opere con uno stile imprevedibile che sfidava le mode e il gusto dell’epoca.
E’ stato non solo il più grande scultore del suo secolo e il pioniere, insieme a Brunelleschi, dell’età moderna, ma anche l’artefice di una rivoluzione che ha scosso dalle fondamenta il mondo dell’arte.