A Fivizzano (Massa Carrara) arriva, in prestito dalla Galleria di arte moderna di Palazzo Pitti, un capolavoro della pittura dell’Ottocento: la Veduta del Monte Forato, del pre-macchiaiolo Andrea Markò, che ritrae uno dei monti più iconici delle Alpi Apuane.
Il nuovo capitolo della serie di mostre si terrà dal 30 giugno al 23 ottobre nel Museo d’arte sacra di San Giovanni degli Agostiniani.
Organizzata nell’ambito degli Uffizi Diffusi e curata da Elena Marconi e Claudio Casini, l‘esposizione si intitola Alpe di Luni, con un suggestivo riferimento letterario: così infatti Gabriele d’Annunzio chiama le Apuane carraresi, nella sua raccolta di liriche Alcyone.
La Veduta dal Monte Forato di Markò fu donata nel 1913 alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti dal pittore anglo-fiorentino Robert William Stranger.
Per il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmid, “è una fortunata coincidenza che a Palazzo Pitti si conservi una rara veduta ottocentesca del Monte Forato, del grande pittore Markò: attraverso il dipinto possiamo bene immaginarci lo stupore e l’attenzione con cui lo ammirò questo turista d’altri tempi, che armato di cavalletto e pennelli scalò difficili sentieri per poterne fissare sulla tela la bellezza miracolosa. Il risultato è frutto di una profonda, stupefatta osservazione, che rivela attraverso i colori ogni frammento di roccia, ogni cespuglio, e soprattutto l’incanto del posto”.
“La magnifica opera Monte Forato di Andrea Markò, esprime pienamente il concetto di genius loci del territorio apuano rappresentato attraverso l’arte – osserva Il sindaco di Fivizzano Gian Luigi Giannetti -. Oggi più che mai abbiamo il desiderio, ma anche il dovere, di far conoscere, recuperare e consolidare l’autentica dignità, bellezza e prestigio che l’ arte ha avuto e avrà nella storia dell’umanità. E la valorizzazione del territorio attraverso il progetto degli Uffizi Diffusi si presenta infatti come un efficace modello di fruizione delle collezioni delle Gallerie, le quali, operando in sinergia con i musei periferici già presenti sul territorio mirano a favorire un turismo più sostenibile in grado di avvicinare l’arte ai territori”.