La Toscana resta in zona arancione ma con alcuni macro territori che passano o restano in zona rossa. La conferma è arrivata in diretta Facebook dal governatore Eugenio Giani che ha voluto ricordare – prima di entrare nel merito delle massime restrizioni per alcuni territori – due risultati positivi. Il primo riguarda il mezzo milione di toscani vaccinati da inizio della campagna di immunizzazione. Il secondo è la ripartenza da oggi pomeriggio delle vaccinazioni con AstraZeneca, con 4 mila persone che hanno confermato la propria prenotazione, pronte a ricevere l’inoculazione del siero.
6 aree in rossa. Prato. Pistoia, Arezzo, l’Empolese Valdelsa e il distretto del cuoio, la Versilia e Grosseto
Riguardo invece alle restrizioni anti-covid Giani dopo il confronto con i sindaci ha confermato la zona rossa per le tre province di Prato. Arezzo e Pistoia.
“Il nostro trend conforta rispetto a quello di altre regioni italiane – ha detto il presidente della Toscana. Ci stiamo stabilizzando sui 9 mila casi la settimana rispetto ai 16-17 mila dello scorso novembre. Abbiamo comunque deciso di raccogliere le indicazioni del Ministero per ulteriori restrizioni in alcune zone con ordinanze specifiche”.
Giani conferma poi quanto già anticipato dalla Società della Salute Valdelsa, il passaggio in rossa di 15 comuni dell’Empolese, Valdelsa e Valdarno. Oltre a questi anche 4 comuni della provincia di Pisa nel comprensorio del cuoio.
Massimo livello di allerta e dunque di restrizioni anche per i comuni della Versilia e per Grosseto e altri centri della zona.
L’arancione rafforzato in alcuni comuni. Sabato l’ordinanza
Passano invece in arancione- rafforzato – ha detto Giani – “comuni come Pontedera, Calcinaia e Santa Maria a Monte. Analoga cosa sulle colline pisane come il comune di Rosignano, Castellina Marittima, Santa Luce”.
Il presidente ha poi precisato che domani sarà emessa un’ordinanza che dettaglierà zone e restrizioni comune per comune.
Per quanto concerne invece i ristori Giani ha annunciato che sta predisponendo insieme all’assessore Marras una delibera da 22 milioni di euro che andrà a sostenere le categorie più colpite dalla pandemia.
Viareggio, Del Ghingaro: “Dobbiamo evitare la saturazione dell’ospedale”
Tutta la Versilia in zona rossa. L’annuncio era già arrivato nel tardo pomeriggio da parte del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro tramite Facebook. In un video postato sul social il primo cittadino ha spiegato che le massime restrizioni anti-contagio partiranno da lunedì 22 marzo. La decisione è arrivata dopo una riunione tra i sindaci della Versilia e il governatore Eugenio Giani che oggi ha avuto modo di parlare anche con i primi cittadini delle province di Grosseto, Arezzo, Prato e Pistoia.
“Sulla base di alcune considerazioni abbiamo preso questa decisione – ha spiegato Del Ghingaro. La mobilità tra i comuni della Versilia continuava ad essere alta e quindi dovevamo prendere un provvedimento. Il secondo motivo è legato all’ospedale – ha aggiunto – dobbiamo evitare assolutamente la saturazione. Il terzo è legato agli indici, ai numeri. La Versilia è sopra i limiti di guardia e chiaramente questi dati imponevano una riflessione vera. Accanto a questo provvedimento Giani ci ha informato che riemetterà l’ordinanza sulle seconde case”.
Grosseto e altri 6 comuni nella fascia di massima restrizione
Sempre da lunedì entrano dunque in zona rossa anche Grosseto e altri comuni della provincia grossetana: Scarlino (che è già zona rossa), Castel del Piano, Seggiano, Roccastrada, Follonica e Arcidosso. Anche in questo caso a renderlo noto qualche ora fa è stato Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco del capoluogo maremmano, su Facebook,
“Il provvedimento – scrive Vivarelli Colonna – si rende necessario a seguito dell’aumento dei contagi registrato in particolare nel corso dell’ultima settimana, che ha riguardato in generale la nostra provincia e in modo particolare anche il territorio grossetano (per il Comune di Grosseto il tasso è 432 su 100mila abitanti). Siamo infatti sopra la soglia prevista per il passaggio da zona arancione a rossa, e questo impone di prendere provvedimenti immediati per fare in modo che la situazione resti sotto controllo”.
In rossa anche tutta la zona coperta dalla Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa
La zona rossa in Toscana si allarga ulteriormente – come spiegato da Giani – con il passaggio nella prima fascia di pericolo per 15 comuni rientranti nel territorio della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa, dunque tra le province di province di Firenze e Pisa.
Un totale di oltre 240 mila abitanti, rispetteranno le restrizioni massime previste dal DPCM nel tentativo di ridurre il tasso di contagio che oggi supera i 435 casi ogni 100mila abitanti (la soglia di allerta per passare in zona rossa è fissata a 250), con punte in alcuni comuni del Comprensorio del Cuoio, già in zona rossa da una settimana, superiori a quota 600.
“Per abbassare la curva contagio serviva un provvedimento per l’intera area – ha commentato il presidente della Società della Salute Alessio Spinelli – oggi nella situazione in cui ci troviamo non ha più senso fare valutazioni per singoli comuni”.