Tanta voglia di ripartire e invogliare turisti e visitatori a scoprire i tesori che una terra unica come la Toscana può offrire. Facendo leva su una campagna fatta di messaggi semplici e diretti, destinata in primo luogo al turismo domestico ma con un occhio rivolto ai mercati internazionali, compatibilmente con la progressiva riapertura delle frontiere. Ma soprattutto un’azione studiata per aiutare tante imprese e tanti operatori messi in ginocchio dall’emergenza sanitaria, e costruire un’offerta strutturata e sicura.
È questa l’idea di “Toscana, Rinascimento senza fine” la nuova campagna di promozione turistica regionale realizzata da Toscana Promozione Turistica in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana che è stata lanciata oggi a Firenze.
“Una risposta semplice, attraverso il riposizionamento della Toscana per ciò che è – spiega il presidente della Toscana, Enrico Rossi Rossi – e cercando di star vicino ai tanti operatori e lavoratori del turismo che soffrono per il colpo preso. Oggi si avverte il bisogno di una rinascita ed il Rinascimento si collega immediatamente alla Toscana che, grazie alla sua storia e cultura, questa rinascita può offrirla. Grazie ad un’offerta, in termini turistici, davvero unica. Dalla montagna alla collina, paesaggi unici al mondo, fino alla costa e alle isole, di una bellezza e di una libertà unici, senza trascurare le città d’arte. Investiremo sempre di più, partendo dall’Italia per estenderci all’Area Schengen e via via ai mercati che progressivamente riapriranno”.
La Toscana è una terra unica, ma anche sicura. “Anche su questo piano – aggiunge Rossi – abbiamo dimostrato di saper garantire sicurezza e protezione dei cittadini. La Toscana è una regione grande che consente di muoversi in spazi non sovraffollati, altro punto di vantaggio”. E soprattutto una terra in grado di sapersi risollevare dopo grandi crisi. “La ripresa non sarà facile – dice ancora il presidente – ma la Toscana ce la farà a ripartire con i propri asset fondamentali. Ricordo la crisi del 2010-11, e la paura. Le imprese e le maestranze riuscirono a risollevarsi, conquistando i mercati mondiali. Lo rifaremo, grazie alla nostra qualità, non solo del turismo. Vedo timidi ma importanti segnali di ripresa: tutto questo grazie a una comunità toscana che mostra un grande indice di coesione e che la vicenda Covid ha contribuito, più che in altre parti del paese, a ricostruire”.
Un’annata complicata sotto il profilo dei numeri, ma ci sono segnali di ripresa. “Qualcosa si sta muovendo, dall’Area Schengen qualche segnale importante sta arrivando ma dovremo rinunciare a una quota importante – spiega l’assessore al turismo della Toscana, Stefano Ciuoffo – ad inizio stagione si ipotizzava una flessione dell’80-90% rispetto alle annate trionfali recenti. Sono convinto che, permanendo una situazione come quella attuale, saremo in grado di recuperare almeno un 20-30% di questa diminuzione annunciata. Abbiamo il grande vantaggio di non doverci inventare niente, ma solo di raccontarlo e di valorizzare ciò che di autentico abbiamo attraverso risorse, strumenti e competenze adeguate”.