Cinquanta scatti in bianco e nero e una installazione multimediale per raccontare le donne che lottano per i loro diritti dall’inizio degli anni Settanta fino ai primi anni Duemila attraverso l’obiettivo di un fotografo contemporaneo come Tano D’Amico.
In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne al museo Carmi di Carrara è stata inaugurata la mostra ‘La lotta delle donne’ organizzata dal Comune e curata dalla associazione Archivi della Resistenza – Circolo Edoardo Bassignani di Fosdinovo.
D’Amico è uno dei più apprezzati fotografi italiani e tra i suoi molti lavori quello sugli anni della contestazione è forse il più celebre, tanto da essere considerato da molti come una parte imprescindibile dell’immaginario politico e sociale degli anni Settanta.
Protagonista al CARMI dal 4 marzo al 25 giugno sarà un filone estremamente significativo dell’attività di D’Amico che vede al centro della scena più generazioni di donne: sorelle e madri, figlie e nipoti con desideri e sorrisi, dolori e sconfitte.
Si tratta di un genere di fotografia non tanto di denuncia, quanto di partecipazione, rispetto e amore nei confronti di chi prova a cambiare il mondo.
Più che rivolgersi alle possibili sconfitte o alla vittorie, D’Amico è interessato a fissare il sogno del cambiamento con il suo irrinunciabile desiderio di giustizia.
“Nelle foto di Tano D’Amico – sottolinea l’assessore alla Cultura Gea Dazzi – ogni donna può riconoscere la propria personale rivendicazione. C’è un sonoro che si percepisce ed è la voce forte di chi voce non ha. È per questo che ho scelto per la locandina una foto in cui si passa il testimone, si dà voce alle donne di domani. Un messaggio dunque di fiducia e di speranza”.
“Con questa importante mostra di Tano D’Amico, Archivi della Resistenza ritorna, dopo gli anni del Covid, al lavoro di cura e promozione delle mostre fotografiche, con una particolare attenzione alla documentazione sociale, alle tematiche civili e alla lotta per i diritti – dice Simona Mussini di Archivi della Resistenza –. Ringraziamo il Comune di Carrara e l’assessora Gea Dazzi per aver creduto in questo progetto e nel messaggio culturale che intende veicolare. Ci sono poi due motivi per renderci particolarmente orgogliosi e orgogliose di esporre la mostra ‘La lotta delle donne’ al Carmi. La prima ragione è il legame con l’identità ribelle della città che ha radici nella Resistenza e ancora più indietro. La rivolta delle donne del 7 luglio è un episodio di straordinario significato nel panorama delle Resistenza europea e le femministe degli anni Settanta, da cui parte la mostra, sono le figlie di quelle madri, così come le donne del movimento No Global sono le nipoti. L’altra ragione di grande soddisfazione è il fatto che questa mostra inaugura una collaborazione tra due importanti musei del territorio il Carmi e il Museo Audiovisivo della Resistenza”.
La mostra ‘La lotta delle donne‘ sarà aperta dal 4 marzo al 31 maggio tutte le settimane dal martedì alla domenica dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, dall’1 al 25 giugno dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 20.
L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto del CARMI (intero 5,00 € e ridotto 3,00€). L’ingresso è ridotto per le/gli studenti provenienti da fuori provincia e gratuito per le/i residenti della Provincia di Massa Carrara.
La visita al CARMI dà diritto al biglietto ridotto per il Museo Audiovisivo della Resistenza di Fosdinovo. Sono previsti percorsi didattici tra i due musei, con un laboratorio sulla ‘Lotta delle donne’, dalla Resistenza alla conquista dei diritti (per i laboratori info e prenotazioni al 3290099418)