Voce Amica Firenze, la più antica help-line italiana che offre un servizio di ascolto telefonico gratuito per tutti ha deciso di dare il via a una campagna di sensibilizzazione grazie alle opere di Ache77. A Firenze si terrà una mostra diffusa a cielo aperto in vari spazi della città per far sapere a chi ne ha bisogno che allo 055 2478 666 c’è una “Voce Amica” pronta ad ascoltarlo. Per sostenere la realizzazione del progetto a partire da mercoledì 17 febbraio (e per 40 giorni) sarà possibile partecipare al crowdfunding facendo una donazione sulla piattaforma Eppela.
Ache77 stencil artist fiorentino d’adozione e tra i fondatori della Street Levels Gallery, affiggerà opere ispirate ai temi della solitudine, dell’accoglienza, dell’ascolto e della fragilità emotiva per tutta la città. Ogni installazione riporterà i riferimenti al servizio offerto da Voce Amica Firenze in modo da indirizzare le persone verso l’aiuto che cercano. Le immagini identificative della campagna saranno dei soggetti accomunati da un nastro adesivo con la scritta “fragile” e proprio questo scotch sarà utilizzato per anticipare la campagna attraverso alcune incursioni artistiche in giro per tutta la città che vedranno protagoniste cabine telefoniche e altri elementi urbani.
Al raggiungimento di 7.000€, Fondazione CR Firenze raddoppierà il budget, che servirà per la promozione della campagna ai fini della realizzazione delle immagini di comunicazione. Queste ultime saranno giocate sul linguaggio non verbale abbinato a una grande cura dei dettagli, e saranno poi stampate ed esposte per tutta Firenze, in estate.
Marco Lunghi, Responsabile della Comunicazione di Voce Amica Firenze ha dichiarato: “Abbiamo scelto l’arte perché pensiamo che possa essere un modo per parlare a tutti. Un mezzo universale per provare a spiegare un sentimento universale. L’arte all’aperto, lungo le strade della città, visibile e rivolta a tutti è in linea con i principi cardine dell’associazione. Ache77, l’artista che ha accettato di affiancarci in questa impresa, con la sua arte fatta di immagini dirette e significative, ha subito abbracciato il progetto, appassionandosi al tema della fragilità umana”.