Lo stadio nuovo si fa o non si fa? E, in caso, dove si fa? Nei giorni scorsi a Firenze è infuriata la polemica tra tifosi viola, Soprintendenza e comune di Firenze. Protagonista del groviglio diplomatico è appunto lo stadio Artemio Franchi realizzato nel 1930-1932 da Pier Luigi Nervi. Ormai da anni si parla a Firenze della possibilità di realizzare un nuovo stadio che possa accogliere i tifosi della Fiorentina con tutti i comfort moderni. Molte le ipotesi messe sul tavolo negli anni passati: costruirlo lontano dalla città, a Campi Bisenzio, a Sesto Fiorentino o a Bagno a Ripoli oppure abbattere il Franchi e costruirne da zero uno nuovo.
L’ultimo capitolo della vicenda è stato scritto proprio qualche giorno fa quando il Ministero dei Beni Culturali ha posto il divieto all’abbattimento del Franchi. Dura la reazione del patron della Fiorentina Rocco Commisso che ha dichiarato tutta la sua delusione per la decisione presa dal Ministero e ha fatto sostanzialmente un passo indietro per quanto riguarda il finanziamento. Se la Fiorentina dovesse davvero abbandonare il Franchi si pensa a un suo utilizzo per Rugby, atletica e concerti.
“Con la nuova Legge Salva Stadi credevo che il Governo potesse prendere una direzione più utile per il futuro del sistema calcio e l’economia italiana in generale” ha detto Commisso. “Purtroppo, vedo che c’è più interesse a conservare una struttura fatiscente che permettere ai tifosi di assistere a un evento sportivo con servizi e comfort di uno stadio all’avanguardia. Ora – conclude – immagino che la burocrazia italiana insieme a tutte le realtà che si sono fortemente attivate per evidenziare al Mibact la necessità di salvare il Franchi come archistar, fondazioni e comitati, siano altrettanto rapidi a raccogliere i fondi necessari” che serviranno al Comune, suo proprietario, per ristrutturarlo”.
Soddisfazione da parte del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Firenze che aveva scritto una lettera rivolta al sindaco proprio per protestare contro l’abbattimento. Intanto il sindaco Dario Nardella è già al lavoro per definire un bando internazionale per il restauro dello stadio fiorentino che dovrebbe portare a una copertura totale degli spalti e alla riqualificazione di tutta l’area di Campo di Marte.
“Abbiamo deciso di lanciare un piano strategico di sviluppo per Campi Bisenzio. E sullo stadio abbiamo detto che c’è condivisione tra me, il presidente Giani e il sindaco di Campi Fossi sulla priorità del restyling del Franchi che è uno stadio di opera pubblica. Io ho il dovere di andare avanti”. Ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, “Se la Fiorentina – ha aggiunto Nardella – riterrà di presentare un progetto su Campi ai sensi della legge Lotti-Nardella siamo pronti congiuntamente anche a accoglierla”.
Per l’operazione stadio serviranno più di 100 milioni. La road map prevede tra 2021 e 2022 gli interventi di messa in sicurezza, relativi a staticità e miglioramento sismico dell’impianto e poi un concorso internazionale di idee propedeutico all’avvio dei lavori per il nuovo Franchi che – stando alle ipotesi del Comune – inizieranno entro la fine del mandato di Nardella, e quindi dal 2024.
Positivo anche il parere del Sovrintendente Andrea Pessina che ha dichiarato: “Ora bisogna vedere innanzi tutto quali sono le necessità, ci sono cose che non sono state ancora chiarite per esempio quali sono le necessità di spazi commerciali. Il vero tema è anche questo, non solo la capienza dello stadio. Va ripensata tutta l’area di Campo di Marte, c’è un grande lavoro da fare per la risistemazione urbanistica. Il Franchi non è un’isola separata dal contesto, bisogna pensare ai parcheggi, alla viabilità, alle aree verdi, ad altre funzioni per renderlo economicamente sostenibile nella sua gestione. Adesso è presto per dire cosa si possa fare. Però io penso che sia una bellissima sfida perchè la struttura è stupenda e con un progetto di grande livello potrebbe arricchire ulteriormente la città di bellezza.”
Nei giorni scorsi negli spazi di Manifattura Tabacchi a Firenze si è aperta mostra antologica “Pier Luigi Nervi Architettura Come Sfida” che racconta 12 capolavori del genio dell’architettura contemporanea.