Cultura/

Sopravvivere a San Valentino grazie al nuovo libro di Teresa Cinque “Amorologia”

Elisa Giannini in arte “Teresa Cinque” si trasforma in un “Virgilio dell’eros” e ci guida lungo le strade dell’innamoramento, del tradimento, del divorzio, del sesso, della ritrovata singletudine e di tutte quelle strategie amorose che fanno parte delle relazioni di coppia

Teresa Cinque

Si avvicina a grandi passi San Valentino il rito collettivo dell’amore condiviso sui social. Posto il fatto che per una donna uscire con un uomo è un vero e proprio atto di coraggio perchè come dimostrano le prime pagine di tutti i giornali rischia di rimetterci letteralmente la pelle, cerchiamo di superare indenni la festa degli innamorati anche quest’anno grazie a un delizioso “manuale di sopravvivenza”, ovvero: “Amorologia. Guida (quasi) imparziale alle relazioni e al sesso” di Teresa Cinque, pubblicato da Longanesi.

Elisa Giannini, di Pietrasanta, in arte “Teresa Cinque”, è salita agli onori della cronaca qualche anno fa per un video-monologo che, per caso, ha fatto il giro d’Italia in poco più di 5 minuti ed è diventato virale.

Il video “L’errore di base” parla del fatto che le donne non si sentono mai abbastanza in confronto all’uomo che hanno accanto e in pochi giorni ha fatto milioni di visualizzazioni su Facebook.

Teresa torna oggi in veste di “ricercatrice sentimentale” o, ancora meglio “Virgilio dell’eros”, e partendo dalla propria esperienza personale ci guida lungo le strade dell’amore, dei tradimenti, delle rotture, dei divorzi, delle famiglie allargate, della ritrovata singletudine e chi più ne ha, ne metta.

Il libro contiene diversi consigli per vivere meglio le relazioni amorose, tra cui il più importante è proprio quello di liberarsi di tutte quelle “regole” che dovrebbero guidare il corteggiamento per riscoprire la bellezza di un vero rapporto alla pari.

Ecco la nostra intervista

Ciao Teresa, nel tuo libro racconti con grande ironia le tue vicissitudini con gli uomini e i tanti sbagli che si fanno soprattutto quando si è molto giovani. Leggendo le tue storie e confrontandole con le mie mi è sembrato proprio che sbagliare sia l’essenza stessa della vita, sei d’accordo?

Io ne ho fatto un modus di ricerca anche se quella dell’amore e del sesso non sembra una materia di ricerca. Ma in realtà lo è, è una delle cose più importanti della vita, se non la più importante se parliamo di amore in senso lato.

Una cosa è certa, si diventa esperti proprio lì dove si sbaglia di più, dove ci sono più problemi. Nel senso, se uno non ha mai avuto problemi di denti mastica, deglutisce e la cosa finisce lì. Se ti viene una carie cominci a imparare che ci sono i denti, la corona, la radice, lo smalto. Sono tutte conoscenze che vengono grazie al fatto che qualcosa non funziona, che si inceppa, che si crea un problema. Sbagliare è un modo per approfondire. 

Zygmut Bauman anni fa ha teorizzato la società “liquida”, lui diceva che le relazioni dell’epoca contemporanea si rompono facilmente perchè sono poco profonde. Tu invece sei proprio all’opposto tu fai l’elogio del lasciarsi!

Più che altro io dico lasciamoci quando non si ama o quando una relazione non funziona. È un’illusione ottica quella di pensare che un tempo fossimo più affidabili perchè si stava più insieme.

La verità è che le coppie un tempo duravano di più perchè non potevano lasciarsi, per motivi economici e sociali, voglio dire il divorzio non è sempre esistito. Lasciarsi è una libertà che abbiamo acquisito e conquistato e che ci permette di andare verso persone più affini con cui funzioniamo meglio.

Le violenze sulle donne sono sempre avvenute solo che ora se ne parla. L’illusione può farci pensare che ora ce ne siano di più, ma in realtà è solo che ora lo si dice, lo si denuncia e si spera che questo fenomeno vada a scemare perchè ci si lavora su. Mentre prima le violenze accadevano nel silenzio e nel segreto, ma non è che non succedesse. E ugualmente nelle coppie c’erano problemi ma “ci si sopportava”, solo che “sopportarsi” non mi sembra un gran risultato. 

le coppie un tempo duravano di più perchè non potevano lasciarsi, per motivi economici e sociali, voglio dire il divorzio non è sempre esistito. Lasciarsi è una libertà che abbiamo acquisito e conquistato e che ci permette di andare verso persone più affini con cui funzioniamo meglio

Tra qualche giorno sarà San Valentino e nel tuo libro tu parli spesso di questi vecchi riti ormai obsoleti che fanno parte del corteggiamento. Tu dici in maniera provocatoria: Donne fate il primo passo! Funziona questa strategia?

Sì, funziona, bisogna ribaltare l’idea che l’uomo si deve muovere per primo perchè mette la donna in una condizione di passività e di “preda”. La coppia che funziona secondo me è quella che si basa sulla parità, quindi non vedo perchè certe cose debba farle solo l’uomo. Poi per carità ognuno ha il suo carattere c’è chi è più intraprendente, chi meno. L’ideale sarebbe arrivare a una situazione in cui ognuno fa quello che si sente. Però è un passaggio obbligato, se cominciamo a pensare che dobbiamo muoverci noi donne, significa dichiarare a se stesse, al partner e al mondo che anche noi desideriamo, che anche noi vogliamo in amore e nel sesso. Anche la donna ha un moto verso l’uomo, solo che la tradizione ci ha abituate a dissimularlo perchè una donna che desidera è una “poco seria”.

C’è un trucco per evitare le relazioni tossiche? Perchè non è facile capire fin dall’inizio se la persona (uomo o donna) che abbiamo davanti sia effettivamente sana di mente…

La tecnica che adotto io è ricordarsi sempre di se stessi e di come si sta. Con una persona con cui non “funzioni” non puoi stare bene. Quindi se stai molto attenta o attento al quotidiano e ti chiedi: ho passato una bella giornata? Sono in equilibrio? Oppure mi sento incrocchiata, passo le ore al telefono con le mie amiche parlando sempre di lui o di lei? Allora c’è qualcosa che non funziona. Questo non vuol dire per forza che questa persona sia negativa, ma semplicemente non va bene per noi. L’unico modo per capire se siamo in una relazione tossica è quando ci rendiamo conto che non stiamo più bene come prima. Se prima eri più forte, eri più energica o più centrata, ti devi iniziare a preoccupare perchè una relazione deve portarci a stare meglio e vivere in maniera più “ricca” rispetto a prima.

Nella seconda parte del libro parli del sesso e racconti molto della tua esperienza personale. Questo mi ha fatto riflettere su quanto poco si parla di sesso tra donne, perchè succede questo secondo te?

Per me scrivere di sesso è un fatto terapeutico prima per me e poi per le altre. Io affronto spesso questi argomenti perchè a me serve, mi viene spontaneo andare lì dove c’è qualcosa di oscuro o di problematico e scavare per tirarlo fuori come un cane da tartufo. Noto le reazioni delle donne che subito tirano fuori le antenne con grande curiosità e desiderio di parlarne. Ho molta fiducia nel prossimo quindi metto sul tavolo le mie esperienze anche le più intime, è meglio rischiare.

Amorologia di Teresa Cinque

 

 

 

I più popolari su intoscana