170 mila è la cifra record di visitatori che si sono mossi verso Firenze per vedere “Shine” la grande retrospettiva che Palazzo Strozzi ha dedicato a uno degli artisti contemporanei più controversi e discussi dei nostri tempi: Jeff Koons.
L’esposizione che si è chiusa domenica 30 gennaio, curata da Arturo Galansino e Joachim Pissarro, ha portato a Firenze una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale.
Nonostante le difficoltà e le restrizioni di questi mesi, Jeff Koons. Shine è una delle mostre più visitate di sempre a Palazzo Strozzi, distinguendosi come l’evento di arte contemporanea di maggior successo del 2021 in Italia.
“Fino a poco tempo fa sembrava impossibile poter realizzare una mostra così ambiziosa in questo momento storico e un simile risultato era addirittura impensabile” – ha dichiarato Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra -“Jeff Koons. Shine è stata una sfida vinta per Palazzo Strozzi e per Firenze, che ha dato così un grande segnale di vitalità e di ripartenza sociale, culturale ed economica. La risposta del pubblico e dei media ha superato le nostre aspettative e siamo davvero soddisfatti dell’enorme successo di questa mostra che ha coinvolto in modo inclusivo oltre 170.000 persone, rispecchiando lo spirito stesso dell’arte di Jeff Koons che vuol rendere il visitatore protagonista delle sue opere”.
Tutti i numeri del successo
Shine ha raggiunto il risultato record di oltre 170.000 visitatori, segnando il tutto esaurito nelle sale di Palazzo Strozzi fin dalla sua apertura a ottobre.
Sono stati circa 120.000 (il 70% del totale) i visitatori italiani provenienti al di fuori dell’area metropolitana di Firenze: oltre 85.000 hanno raggiunto la città (in giornata o pernottando in città anche più giorni) appositamente per visitare la mostra di Jeff Koons, generando un importante impatto sull’economia locale.
Fino a poco tempo fa sembrava impossibile poter realizzare una mostra così ambiziosa in questo momento storico e un simile risultato era addirittura impensabile
Palazzo Strozzi è particolarmente attento alla comunicazione social, e in occasione della mostra oltre 3.2 milioni di persone sono state raggiunte dai contenuti pubblicati sui profili social della Fondazione (Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn) generando oltre 160mila interazioni tra like, commenti e condivisioni su tutte le piattaforme.
Su Instagram si registrano i risultati più sorprendenti con oltre 1.8 milioni di persone coinvolte e una crescita di oltre 10milla follower negli ultimi quattro mesi, collezionando un totale di 111mila like su tutti i contenuti.
Durante il periodo della mostra, il sito www.palazzostrozzi.org è stato visitato da oltre 360mila utenti per un totale di oltre 1.5milioni di pagine visualizzate, un dato record rispetto alle mostre passate, che conferma la portata mediatica di Jeff Koons.
Il 19 marzo arriva la grande mostra su Donatello
Per la prossima mostra Fondazione Palazzo Strozzi insieme ai Musei del Bargello torna a guardare al passato e presenta Donatello, il Rinascimento, un’esposizione storica e irripetibile che mira a ricostruire lo straordinario percorso di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti come Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo.
A cura di Francesco Caglioti, e concepita come un’unica mostra su due sedi, Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, il progetto nasce come una celebrazione di Donatello in dialogo con musei, collezioni e istituzioni di Firenze e di tutto il territorio italiano oltre che tramite fondamentali collaborazioni internazionali, mirando ad allargare la riflessione su questo artista rivoluzionario nei materiali, nelle tecniche e nei generi, e ad abbracciare finalmente le dimensioni dell’universo donatelliano.
La mostra porterà a Firenze prestiti da prestigiose istituzioni europee come: la Skulpturensammlung und Museum für Byzantinische Kunst dei Musei Statali di Berlino e il Victoria and Albert Museum di Londra.