Il Cup, il centro unico di prenotazione, si riorganizza e si doterà di un servizio assistenza in ogni azienda sanitaria per prendere in carico la richiesta del cittadino e ricontattarlo nel caso non ci siano posti disponibili per prestazoini urgenti o di fronte ad errori nella prescrizione da parte del medico.
Lo strumento verrà testato nei prossimi mesi e “si aggiunge agli altri già messi in campo finora – spiegano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini – tra questi ci sono i nuovi indirizzi sulle prescrizioni e la gestione delle agende, ad esempio. L’help desk sarà utile a garantire una migliore presa in carico in situazioni controverse e per le prestazioni a più alto codice di priorità”.
Le novità
Tra le novità contenute nella delibera approvata dalla giunta regionale su proposta di Bezzini c’è la possibilità di prenotare tutte le prestazioni di primo accesso attraverso il portale regionale (da dove oggi passa oltre il 15 per cento delle richieste ma da cui il 30 per cento delle prestazioni sono oggi escluse), la riorganizzazione dei front office aziendali, nuove linee guida per gli operatori dei call center e l’avvio dell’iter per attivare un numero telefonico unico regionale a cui rivolgersi per prenotare.
Sarà l’operatore telefonico, si spiega nella delibera, a smistare la pratica a chi di competenza nel caso di impossibilità a poter soddisfare la richiesta. Se il cittadino sta invece prenotando attraverso la piattaforma on line o con la app Toscana Salute, un messaggio indicherà al paziente di rivolgersi al call center o ad uno sportello fisico per la presa in carico e l’attivazione del percorso di tutela. Il servizio di assistenza dovrà essere attivato anche nel caso in cui la prima disponibilità sia offerta in territori ben distanti alla residenza del cittadino.
I codici di priorità e le riserve di posti
Le prestazioni con codice di priorità U sono quelle da garantire entro 72 ore e nella zona distretto o presidio ospedaliero di riferimento. Le prestazioni con codice B dovranno trovare disponibilità entro dieci giorni. Le prestazioni di primo accesso con classe di priorità D (differibile, entro trenta o sessanta giorni) e P (programmata, entro quattro mesi) saranno all’inizio prese in carico secondo le modalità già previste in ogni azienda.
Per gestire i vari casi gli operatori dell’help desk potranno attingere in tempo reale ad una riserva di disponibilità giornaliera e a posti lasciati liberi per disdetta.
La delibera affronta anche il tema delle “equipe uniche di cura”. Questa nuova modalità, che sarà attivata in forma sperimentale, consentirà infatti di risolvere i problemi che a volte si creano tra specialisti di strutture private, magari accreditate o convenzionate con il sistema sanitario regionale ma che non possono prescrivere prestazioni sanitarie. In quel caso lo specialista privato, o anche il medico di famiglia, potrà interagire con lo specialista di riferimento pubblico di un dato territorio, il quale provvederà alla prescrizione e prenotazione degli esami necessari inserendo il paziente in una lista riservata.