Lunedì 28 febbraio 2022 nella sala consiliare di palazzo del Pegaso, il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo insieme al cardinale Gualtiero Bassetti presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha consegnato il Gonfalone d’argento a Rondine Cittadella della Pace per l’impegno profuso per la riduzione dei conflitti armati nel mondo.
Il presidente aveva annunciato la volontà di conferire il prestigioso riconoscimento, proprio nel corso di una visita, lo scorso 18 febbraio, nel piccolo borgo medioevale non lontano da Arezzo, insieme ad una delegazione dell’Assemblea toscana.
“Poter conferire a Rondine Cittadella per la Pace il Gonfalone d’argento, il massimo riconoscimento del Consiglio Regionale della Toscana, in un momento in cui a pochi chilometri da qui si è tornati a vivere l’incubo della guerra è per me e per tutti noi doppiamente importante – ha dichiarato Antonio Mazzeo – Dieci giorni fa siamo stati fisicamente a Rondine ma speravamo di non dover vivere questa escalation drammatica nel cuore dell’est europeo e trovarci di nuovo, nel 2022, effettivamente di fronte a una nuova guerra. Quello che sta accadendo in queste ore, però, conferisce un valore ancora più alto e profondo a questa cerimonia”.
“La pace è come la memoria: va tenuta viva, va vissuta sulla pelle, va ricordata e ricercata ogni giorno. – ha proseguito Mazzeo – E non va mai data per scontata. In questi giorni abbiamo purtroppo capito che l’Europa non è esente da conflitti e dunque questo lavoro diventa fondamentale per mantenere quella che è stata una delle più grandi conquiste della Unione Europea: la pace. Rondine è questo che fa: costruisce la pace giorno dopo giorno da oltre 25 anni e sarebbe davvero bello se questo esempio e questo modello, dalla Toscana, potesse diffondersi presto a tutta Europa, nel solco dell’impegno e del lavoro che in questa direzione ha sempre fatto Davide Sassoli. Come istituzioni ci prendiamo questo impegno: continuare a sostenere esperienze come questa che incarnano i valori e la storia più profonda della nostra Toscana. Rinnovando la speranza di poter costruire insieme, il prossimo 21 settembre, una prima grande iniziativa in occasione della Giornata della Pace.”
Ha ricevuto il Gonfalone d’argento il presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari che ha dichiarato: “Un grande grazie per questo riconoscimento. Sono emozionato, la nostra è una storia molto lunga. All’inizio avevamo molte idee, poi mattone dopo mattone abbiamo costruito Rondine. E’ una storia bellissima e mi piace condividerla con voi oggi. Tutti i ragazzi che sono passati da Rondine stanno costruendo la pace. Noi diciamo che da 25 anni siamo portatori sani di nemico. Non abbiamo mai reclamizzato un’idea facile della pace, è una costruzione faticosa, dolorante. I giovani che vengono dai luoghi di guerra hanno un dolore e noi insegnamo loro a condividere e comunicare il dolore. Il dolore non evapora, da qualche parte va. Questo riconoscimento così prestigioso per i ragazzi di rondine. C’è un cinismo dilagante, la cultura dell’indifferenza la chiama il Papa. C’è chi ci dice: ‘e ora che ti credi di aver fatto?’. Il Gonfalone d’argento è il filo dove le Rondini, i nostri giovani possono posarsi, sentono che le istituzioni li abbracciano, li sostengono, escono dal cinismo dilagante. Questo è il compito delle istituzioni”.
Rondine Cittadella della Pace
Rondine Cittadella della Pace è un’organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto.
Rondine nasce in un borgo medievale toscano a pochi chilometri da Arezzo: qui si strutturano i principali progetti di Rondine per l’educazione e la formazione. Un luogo di rigenerazione dell’uomo, perché diventi leader di se stesso e della propria comunità nella ricerca del bene comune.
Il progetto che dà origine e ispirazione a Rondine è lo Studentato Internazionale – World House, che accoglie giovani provenienti da paesi teatro di conflitti armati o post-conflitti e li aiuta a scoprire la persona nel proprio nemico, attraverso il lavoro difficile e sorprendente della convivenza quotidiana.
L’obiettivo è contribuire a un pianeta privo di scontri armati, in cui ogni persona abbia gli strumenti per gestire creativamente i conflitti, in modo positivo.
Rondine il 9 ottobre 2020 ha accolto la senatrice a vita, sopravvissuta all’Olocausto Liliana Segre per la sua ultima testimonianza pubblica: “Ragazzi scegliete la vita, attaccatevi alla vita”.
Il fondatore di Rondine: Franco Vaccari
Cresciuto nel solco di un’importante vocazione cristiana, Franco Vaccari ha fin da giovanissimo avuto una forte passione per l’educazione e per la politica.
Decisiva per lui è stata l’esperienza raccontata dal padre, generale dell’esercito, catturato dagli inglesi agli inizi della Seconda guerra mondiale e trasferito in India in un campo di prigionia per sei anni: un’esperienza d’intenso dolore.
Fin dagli anni dell’università si è impegnato nell’attivismo cattolico, sociale e nel volontariato, educando i giovani al dialogo, al confronto e all’apertura ai diversi paradigmi della religione.
Proprio con un gruppo di giovani, insieme agli amici di Giorgio La Pira, nel 1988 decise di aprire un canale di comunicazione con l’Unione Sovietica, attraverso la figura della first lady Raissa Gorbačëva, allora presidente del Fondo Sovietico per la cultura.
Portando a Mosca la testimonianza di pace di San Francesco d’Assisi, Vaccari pose le basi di proficue relazioni di fiducia con alcune personalità della cultura e con il Cremlino, che nel 1995 lo hanno condotto a gestire una complessa mediazione di pace tra il Governo russo e la secessionista Repubblica di Cecenia.
Diventato figura di riferimento per entrambe le parti, nel 1997 accolse la richiesta di ospitare alcuni giovani nel borgo di Rondine, per educarli alla leadership in Paesi dilaniati dalla guerra. Fondò così Rondine Cittadella della pace, di cui è ancora oggi presidente.