Il Rinascimento della moda italiana inizia a Firenze. Qui nel 1951 il visionario imprenditore Giovanni Battista Giorgini, nella sua villa in Oltrarno, inventò la prima sfilata di alta moda del nostro paese e qui si terrà la prima sfilata dal vivo al mondo dopo l’emergenza Covid-19, che ha costretto a nuovi format di presentazione online delle collezioni.
Tutto questo grazie alla tre giorni di show ed eventi “Il Rinascimento e la Rinascita”, con cui Dolce & Gabbana renderà omaggio alla storia e all’arte del capoluogo toscano, coinvolgendo 38 artigiani del territorio.
“Non è solo una sfilata di moda ma un progetto di arte e cultura, per lasciarci alle spalle un momento difficile e ricominciare – ha spiegato l’ad di Dolce & Gabbana Alfonso Dolce, presentando l’evento – daremo visibilità all’arte, alla storia e alla cultura che Firenze e la Toscana rappresentano e l’artigianato sarà al centro, l’unicum di questa città è il connubio tra il territorio e il capitale umano che ha bisogno di essere portato alla luce, oggi più di prima.”
Tre giorni di sfilate: Monica Bellucci madrina dell’evento
Il progetto, realizzato con il Centro di Firenze per la moda Italiana e Pitti Immagine, prende il via oggi con la presentazione della collezione di alta gioielleria nel Chiostro di Santa Maria Novella, poi la sera si terrà la sfilata di alta sartoria maschile in una location d’eccezione: il maestoso Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, tra gli affreschi del Vasari.
Sarà una passerella speciale, ancora top secret, che “rappresenta il simbolo della città”, come ha spiegato Dolce.
Domani, il 3 settembre, sarà Villa Bardini, con il suo splendido giardino all’italiana e la sua terrazza su Firenze, a ospitare la sfilata di alta moda femminile. La tre giorni si chiuderà il 4 settembre con la cena conclusiva alle Cantine Antinori al Bargino.
Come madrina dell’evento è attesa Monica Bellucci.
38 gli artigiani protagonisti del Rinascimento della moda
“È il primo grande evento di moda dal vivo a livello mondiale, un’iniezione di fiducia straordinaria per Firenze e uno stimolo per tutto il nostro paese, un grande tributo di rispetto e amore verso quella realtà artigianale che esiste solo qui – ha sottolineato il sindaco – un evento così poteva svolgersi solo nella capitale del Rinascimento, che nacque dalle macerie della peste del 1348 che devastò l’Europa. Dobbiamo solo ispirarci a quello che la storia ci ha consegnato.”
In passerella quindi sfileranno le creazioni di 38 botteghe artigiane uniche al mondo, come le stoffe dell’Antico Setificio Fiorentino, attivo sin dal 1786 nel quartiere di San Frediano, ma anche i profumi del maestro Lorenzo Villoresi, i cappelli di paglia di Grevi, eredi di una tradizione toscana di lungo corso, gli argenti di Brandimarte e di Pampaoloni.
E ancora le scarpe di Stefano Bemer, le borse fatte a mano di Dimitri Villoresi, i capi in seta, cotone e lino dello storico atelier di Loretta Caponi, le preziose piume di Duccio Mazzanti, i gioielli di Paolo Penko.
Un’occasione importante per portare alla ribalta i maestri fiorentini dell’artigianato, un settore che come molti ha risentito della crisi innescata dalla pandemia. “Dolce & Gabbana fa lavorare gli artigiani di Firenze – sottolinea Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di commercio di Firenze – e non capisco quale parte dei due dà più valore aggiunto all’altra: quando ci leccheremo le ferite del Covid, ricordiamoci che abbiamo un tessuto produttivo fantastico“.
Un volume e una mostra dedicata agli artigiani
Per raccontare le eccellenze artigiane riunite nell’evento di Dolce & Gabbana è stato realizzato anche un volume speciale, con il contributo di Cuoio di Toscana. Il consorzio pisano infatti firma la copertina del libro dedicato agli artigiani, che contiene il profilo di ogni bottega, insieme alle loro creazioni che sfilano in passerella e diventa così una guida al saper fare fiorentino. Inoltre nel Cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio saranno esposte fino al 2 ottobre le teche che contengono i lavori degli artigiani protagonisti della tre giorni.
Un gruppo selezionato proprio da Stefano Gabbana e Domenico Dolce, che hanno visitato i loro atelier e lavorato insieme a loro. Non è stata infatti una semplice commissione, ogni capo realizzato dai maestri fiorentini è stato studiato e inventato insieme ai due stilisti. Inoltre per l’occasione l’azienda di gin Peter in Florence ha realizzato un’etichetta in tiratura limitata.
“Lo spirito di questo evento è dare visibilità non ai prodotti, ma alla storia di questa città che rappresenta l’Italia nella sua interezza” ha concluso Stefano Dolce presentando il progetto. Il Rinascimento della moda è pronto a partire dalla città del giglio.