La nuova frontiera dell’energia eolica arriva dalla Toscana. La start-up Gevi Wind di Pontedera progetta e costruisce turbine eoliche uniche al mondo: sono infatti dotate di intelligenza artificiale e in grado così di adattarsi alle diverse condizioni del vento per produrre energia pulita.
Una start-up nata all’Università di Pisa
Gevi nasce dall’incontro tra tre ingegneri aerospaziali dell’Università di Pisa, Edoardo Simonelli, Emanuele Luzzati e Soufiane Essakhi, e dalla loro passione per le energie rinnovabili, che li porta a progettare e costruire il prototipo di un nuovo tipo di turbina eolica.
“Tutti e tre siamo sempre stati interessati dal tema della sostenibilità – racconta Edoardo Simonelli – io e Soufiane abbiamo scritto una tesi sull’aviazione sostenibile e Emanuele aveva già studiato in campo anemometrico, avevamo appena partecipato a una gara dell’Airbus per la costruzione di un razzo ad acqua e abbiamo deciso di metterci in gioco anche con la costruzione della turbina. Poi quasi per caso abbiamo partecipato all’HK Lab di Eni a Bergamo dove abbiamo vinto il primo premio per l’idea e da qual momento abbiamo deciso che avremmo portato avanti la start-up.”
Un eolico intelligente e meno costoso
La turbina ad alte prestazioni e altamente tecnologica di Gevi Wind è in grado di raccogliere i dati dal vento e, grazie all’intelligenza artificiale, massimizzare la produzione di energia. Questo permette di ridurre le dimensioni delle turbine e semplificarne l’installazione per poterle utilizzare anche in ambiente urbano. Grazie a un’attenta gestione dei carichi, l’IA permette inoltre di aumentare la vita delle turbine e di utilizzare materiali innovativi per renderle completamente riciclabili, inserendosi in una logica di economia circolare e sostenibile.
“Per il futuro puntiamo a mettere i nostri generatori nei parchi eolici offshore – spiega Simonelli – poiché pensiamo che la nostra tecnologia possa rendere l’utilizzo dell’eolico offshore molto più semplice e conveniente. Questo perché le nostre turbine sono più leggere, più facili da far galleggiare e potrebbero essere montate assieme in piccole “isole”, in modo da usare galleggianti molto più piccoli e superare tutti i limiti che rendono oggi l’eolico offshore estremamente costoso e impattante.”
L’obiettivo a lungo termine della start-up è infatti quello di favorire una veloce transizione ecologica e l’abbandono dei combustibili fossili, attraverso la promozione di un nuovo modello di generazione distribuita volta a risolvere il problema dell’intermittenza delle fonti rinnovabili.
“Al momento siamo impegnati in un percorso di accelerazione con il PoliHub, l’acceleratore del Politecnico di Milano, e con Zero, l’acceleratore di Cdp (Cassa Depositi e Prestiti) che ammette e finanzia solo startup che si occupino sostenibilità. In più abbiamo progettato e stiamo iniziando a sviluppare il modello della nostra turbina da 1kW che sarà pronto in pochi mesi” conclude Simonelli.