È uno dei prodotti italiani più amati all’estero, sinonimo di gusto e qualità. Parliamo del Pecorino Toscano DOP, divenuto protagonista del concorso fotografico organizzato dall’Associazione Il Cupolone di Firenze che, dal 2015, collabora con il Consorzio di Tutela con un unico scopo: far conoscere la realtà della pastorizia. Nel 2020, grazie all’introduzione di una nuova categoria ‘Pecore e pecorini’, i fotografi hanno raccontato spaccati di vita di un lavoro pluricentenario.
I vincitori del concorso
Giulio Montini è il vincitore del primo premio con la foto da medaglia d’oro ‘Garfagnana’: l’immagine ritrae un gregge al pascolo, una pecora che, dolcemente, posa la sua zampa sul dorso di un cane che si sta riposando.
Il fotografo Carlo Corsini con il suo scatto ‘Calde tradizioni’ rappresenta il formaggio con un bicchiere di vino e una fetta di pane come omaggio alla “semplicità”. Corsini ha ricevuto una menzione d’onore. Al concorso hanno partecipato centinaia di fotografi da tutta Italia.
“Partecipare per la seconda volta a questo grande evento – racconta Andrea Righini, direttore del Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP – ci ha riempito di orgoglio. Abbiamo voluto rafforzare la collaborazione con Il Cupolone. Una grande opportunità che, attraverso la fotografia, mira a sensibilizzare e far conoscere una grande realtà, che da sempre propone prodotti d’eccellenza come il Pecorino Toscano DOP, prestando una grande attenzione alla qualità e al territorio”.
“Negli ultimi anni – ha detto Simone Sabatini, presidente de “Il Cupolone” – abbiamo inserito per la seconda volta la categoria dedicata al Pecorino Toscano DOP all’interno di una competizione che vede la partecipazione di centinaia di fotografi. Un’opportunità che permette di conoscere e valorizzare la pastorizia insieme a uno dei prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo”.
Il Consorzio Tutela Pecorino Toscano DOP
Recentemente il Consorzio Tutela Pecorino Toscano DOP ha raggiunto un importante traguardo, arrivando a comprendere 18 caseifici. L’ultimo arrivato è il Caseificio Aquilaia a Stribugliano, nel comune di Arcidosso. Gestita dalla Cooperativa Tre Monti, nata nel gennaio 2019, la realtà produttiva punta a far ripartire l’attività del Caseificio di Stribugliano, fondato alla fine degli anni Sessanta da alcuni imprenditori locali e per molto tempo principale fonte di occupazione per gli abitanti della zona, prima di interrompere definitivamente la produzione nel dicembre 2017.
“L’ingresso di un nuovo consorziato – afferma Andrea Righini – è un segnale positivo in un momento particolare come quello attuale e consolida l’attenzione verso una produzione di qualità e legata al territorio di origine quale è il Pecorino Toscano DOP. Il Caseificio Aquilaia sarà gestito da una cooperativa composta anche da ex dipendenti del Caseificio di Stribugliano, che hanno voluto rimettere in moto la struttura esistente, chiusa da alcuni anni, e valorizzare un patrimonio umano e professionale maturato nel corso delle varie gestioni puntando anche sulla produzione di Pecorino Toscano DOP”.
Il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP garantisce, da oltre trent’anni, che solo il pecorino che rispetta il disciplinare di produzione sia chiamato, riconosciuto e venduto come Pecorino Toscano DOP, tramandandone la tradizione e rafforzandone l’identità a livello nazionale e internazionale. Il Consorzio comprende anche 2 stagionatori, un confezionatore e circa 900 allevatori, dei quali 200 associati.
Promozione, iniziative e comunicazione
Anche il Pecorino Toscano DOP, come la Finocchiona IGP o il Pane Toscano DOP, in epoca Covid non si è mai fermato, al contrario ha partecipato alle iniziative regionali di #RET – Storie di Resilienza Enogastronomica Toscana (il web format condotto da Tinto, autore dei Decanter, Rai Radio2) e BuyFood Toscana, l’evento B2B che fa incontrare buyer internazionali con i seller toscani. Infine, ha realizzato una campagna di comunicazione che punta proprio a promuovere la sicurezza del prodotto.
“In mezzo alle tante incertezze di questa fase così complessa – sottolinea il direttore del Consorzio – ci siamo concentrati su quelli che sono, da sempre, i nostri punti saldi: professionalità, attenzione alla materia prima, dedizione e cura in ogni passaggio della filiera del Pecorino Toscano DOP. Il rispetto delle regole di produzione è nel nostro DNA e questo ci ha aiutato anche a mettere in atto quegli accorgimenti necessari ad affrontare la difficile fase di chiusura temporanea di molte attività, continuando a lavorare senza abbassare i nostri livelli di qualità e attenzione”.
“Nell’emergenza – conclude Righini – abbiamo semplicemente rafforzato quello che, attraverso i nostri consorziati sappiamo fare meglio: lavorare latte di alta qualità seguendo passo dopo passo il disciplinare e offrendo ai nostri consumatori un prodotto di eccellenza apprezzato in tutto il mondo, che, oggi più che mai, vogliamo sostenere nella ripartenza post Covid-19”.