Ogni terzo sabato del mese, l’Orto e Museo Botanico dell’Università di Pisa propongono una visita guidata dedicata alle preziose collezioni vegetali, un patrimonio botanico unico al mondo che muta nel corso delle stagioni.
“Gran parte del pubblico visita in autonomia la nostra struttura, ma il livello di fruizione derivante da una visita autonoma non è paragonabile all’esperienza che può essere garantita da una visita guidata dai nostri comunicatori botanici – dichiara il professor Lorenzo Peruzzi, direttore dell’Orto e Museo Botanico – Proprio per questo motivo abbiamo pensato di lanciare dallo scorso febbraio i “sabati botanici”. Al terzo sabato di ogni mese offriremo, a un numero limitato di persone, la possibilità effettuare una visita guidata con tematica calibrata su quanto di meglio può offrire l’Orto e Museo Botanico in quel momento. Il sabato botanico di marzo, ad esempio, sarà dedicato al risveglio primaverile di molte delle piante nelle nostre collezioni”.
Il prossimo appuntamento, dal titolo “Il risveglio della primavera”, è previsto sabato 19 marzo alle ore 15 con prenotazione obbligatoria da effettuare entro le ore 11 di venerdì 18 marzo scrivendo a educazione.ortomuseobot@sma.unipi.it.
Il costo della visita, che partirà con un minimo di 6 partecipanti paganti, è 8 euro a persona (gratuito sotto i 6 anni). Per accedere all’Orto e Museo Botanico i visitatori dovranno esibire la certificazione verde rafforzata COVID-19 (Super Green Pass) e il documento di identità. Ulteriori informazioni su https://www.ortomuseobot.sma.unipi.it/.
L’orto Botanico di Pisa
Fondato nel 1543 dal naturalista, medico e botanico Luca Ghini (1490-1556) si tratta del primo orto botanico universitario del mondo.
Costruito originariamente sulle rive del fiume Arno, fu trasferito nell’attuale sede nel 1591 e poi ampliato progressivamente fino all’attuale estensione di circa due ettari.
Ospita piante dei cinque continenti: le succulente dei deserti africani e americani; le piante aromatiche della macchia mediterranea; le specie delle paludi toscane; numerosi alberi secolari e tante altre.
Il Museo Botanico di Pisa
Erede dell’antica Galleria, istituita nel 1591 dal Granduca di Toscana Ferdinando I de’ Medici, il Museo Botanico di Pisa ne conserva ancora la Quadreria, composta di ritratti seicenteschi di illustri botanici, il Portone monumentale dell’entrata alla Galleria e lo “Studiolo” per i semi dell’Orto botanico.
Il museo ospita inoltre oggetti legati all’insegnamento della botanica universitaria dalla fine del Settecento. Alcuni sono vere opere d’arte, come i modelli botanici in cera e in gesso e le tavole didattiche acquarellate (XIX sec.).
Altre raccolte sono i campioni vegetali in vitro, la xiloteca, i modelli didattici, gli strumenti della botanica e le collezioni paleobotaniche.
Infine, al Museo Botanico, grazie a due postazioni multimediali, è possibile fare una visita virtuale tra le storiche collezioni di piante dell’Erbario (Herbarium Horti Botanici Pisani), conservate nel palazzo al Centro dell’Orto Botanico e accessibili solo agli studiosi, su prenotazione.