Una passione per la fotografia nata in tenera età, l’amore per la sua terra e una curiosità viscerale per l’arte. Questo è il mix di elementi che ha portato Nicolò Begliomini, pistoiese doc, a diventare responsabile della comunicazione della Giorgio Tesi Group e Art Director delle riviste Naturart e Discover Pistoia che da anni si occupano di far conoscere la bellezza del territorio al mondo. Recentemente Begliomini può aggiungere un’altra freccia al suo ‘arco’ di competenze, il fotografo è stato infatti scelto dal prestigioso mensile ‘Bell’Italia’ per realizzare alcuni servizi fotografici che descrivono le straordinarie bellezze artistiche toscane.
Infatti, dopo il successo ottenuto con le immagini pubblicate a corredo dell’articolo dedicato all’Altare Argenteo di San Iacopo a Pistoia, le foto di Nicolò Begliomini sono tornate protagoniste sul numero del mese di settembre, nel pezzo che la famosa rivista ha dedicato al restauro della Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio a Firenze, dipinta da Giorgio Vasari a metà del ‘500 in un trionfo di immagini e allegorie per celebrare il duca Cosimo I dei Medici. Conosciuto e apprezzato anche a livello internazionale per lo stile particolare e moderno che tende ad evidenziare, nelle sue foto, dettagli poco visibili ad occhio nudo, Begliomini ha avuto la sua consacrazione grazie alle immagini dei libri della collana “Avvicinatevi alla Bellezza” editi dalla Giorgio Tesi Editrice. Ecco la nostra intervista.
Ciao Nicolò quando e com’è nata la tua passione per la fotografia?
Da sempre sono un appassionato di fotografia. Grazie ad una macchina fotografica analogica che mi avevano regalato inizia da piccolo a fotografare i personaggi del mio paese. Le espressioni delle persone ed i dettagli hanno sempre catturato la mia attenzione. Riuscire a catturare con uno scatto sensazioni astratte come emozioni e attimi, rendendoli una cosa fisica, è la sfida che mi ha sempre affascinato.
Chi sono i tuoi maestri di riferimento, i fotografi che ti hanno formato?
Uno su tutti è certamente Mario Giacomelli, che con le sue atmosfere e il gioco tra luci e ombre che contraddistinguono le sue opere, ha contribuito a indirizzare il mio linguaggio fotografico. Una figura di riferimento è stato anche il Maestro Aurelio Amendola, mio concittadino e sicuramente uno dei fotografi d’arte più famosi nel mondo.
A livello puramente ‘tecnico’ che cosa usi per scattare?
Per motivi di praticità per la realizzazione della maggior parte dei miei lavori utilizzo una Canon Reflex ma per l’illustrazione di recenti libri d’arte della collana “Avvicinatevi alla bellezza” ho impiegato un medio formato, per aumentare il dettaglio e rendere visibili particolari difficilmente percepibili a occhio nudo.
In che modo il tuo talento ti aiuta nella tua professione di responsabile della comunicazione presso l’azienda vivaistica Giorgio Tesi Group di Pistoia?
La comunicazione di un’azienda passa per tante forme di linguaggio e oggi quella per immagini è diventata fondamentale. Impiegare la mia passione per la fotografia certamente completa il mio lavoro. Natura, arte e verde sono elementi su cui ci basiamo per portare in tutto il mondo l’eccellenza vivaistica pistoiese.
Recentemente i tuoi scatti sono stati scelti anche dalla rivista Bell’Italia, in particolare parliamo di un servizio che riguarda la Sala degli Elementi di Palazzo Vecchio a Firenze. Com’è nata questa collaborazione?
Dopo l’uscita del libro “L’Altare Argenteo di San Iacopo a Pistoia” – edito da Giorgio Tesi Editrice – nel mese di marzo le mie immagini sono state protagoniste di uno speciale che la rivista “Bell’Italia” ha dedicato all’opera presente nella Cattedrale di San Zeno a Pistoia. Il mio stile fotografico ha colpito l’interesse della redazione che mi ha affidato questo lavoro a Palazzo Vecchio, un’opportunità davvero importante e prestigiosa nel cuore di una delle più belle città del Mondo.
Viviamo ormai nell’epoca in cui tutto passa attraverso i social network, si dice ‘pics or it didn’t happen’ cioè ‘fotografalo o non sarà mai accaduto’, qual è secondo te l’importanza dell’immagine nella comunicazione contemporanea?
Nella comunicazione moderna, le immagini sono il mezzo più rapido e incisivo per raccontare il mondo. Riuscire a farlo suscitando emozioni è l’obiettivo da raggiungere per emergere dall’infinità di immagini che oggi, grazie al web, sono a disposizione del pubblico.
Ogni fotografo ha il suo stile, c’è chi si specializza in ritratti, chi in paesaggi, tu hai un’abilità particolare nel fotografare i dettagli, mi ricordo le foto spettacolari dell’Altare argenteo di San Jacopo del Duomo di Pistoia, per esempio. Come mai ti interessa andare così vicino alle cose?
Personalmente sono convinto che avvicinarsi alle opere d’arte consenta a tutti una lettura delle stesse diversa e per certi versi inattesa. Nei miei ultimi lavori ho avuto il privilegio di documentare opere straordinarie di arte sacra, dal medioevo al rinascimento, e mi sono reso conto, proprio grazie a questa visione ravvicinata dei particolari, che gli artisti hanno lavorato a queste opere non solo per chi poi le avrebbe viste nel tempo, ma soprattutto per un dialogo diretto con Dio.
C’è qualcosa che non hai fotografato e che vorresti mettere sotto la lente della tua macchina fotografica?
Il mio obiettivo è quello di raccontare le bellezze di Pistoia e del Mondo e quindi non mi pongo obiettivi precisi, ma mi auguro di poter continuare questo viaggio per immagini per lungo tempo. Sicuramente un progetto importante è continuare a rafforzare i legami fra le città di Pistoia e Santiago de Compostela, che dopo la presentazione di questa primavera nella città galiziana del libro sulla reliquia di San Iacopo, in vista dell’anno Iacobeo 2021, si consolideranno con una fattiva collaborazione nell’estate prossima, anche con la realizzazione di una mostra fotografica che documenterà il legame tre le due città unite nel nome di San Giacomo apostolo. Potete tenervi aggiornati tramite il sito www.discoverpistoia.it.
Per informazioni:
http://www.discoverpistoia.it