Nell’anno del Bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte, il Museo Stibbert celebra con questa mostra l’interesse per il periodo napoleonico suscitato in Frederick Stibbert che, nonostante la sua origine inglese, collezionò cimeli, dipinti e armi legati alla figura dell’Imperatore, ultimo tra gli eroi del passato a cui si appassionò.
Il Museo conserva infatti uno straordinario nucleo di opere legate all’epopea napoleonica, in gran parte acquistate da Frederick Stibbert, con qualche importante aggiunta successiva proveniente dal Comune di Firenze. Il pezzo più spettacolare e evocativo è certamente il “Petit costume d’Italie” indossato da Napoleone per l’incoronazione a Re d’Italia nel 1805 a Milano.
Oltre all’abito dell’incoronazione, altre importanti opere sono esposte in mostra, dalla sciabola appartenuta a Gioacchino Murat, all’abito di corte della contessa Eleonora Pandolfini Nencini, dama della Granduchessa Elisa. Proprio della Granduchessa e del marito Felice Baciocchi si può ammirare in mostra il bel ritratto doppio, che li rappresenta all’apice della gloria come granduchi di Toscana. La vita della corte granducale è rappresentata da un gruppo di abiti maschili e femminili che testimoniano il gusto e la moda dei primi anni dell’Ottocento.
Un’altra sezione della mostra espone armi e trofei militari, sciabole elmi e bandiere, mentre, a conclusione, si evoca il mito dell’Egitto che si sviluppò in tutta Europa a seguito della campagna delle piramidi condotta dal generale Bonaparte, che generò una vera egittomania alla quale anni dopo anche Stibbert non rimase indifferente, tanto da erigere il famoso tempietto egizio che si affaccia sul piccolo lago nel parco della villa.
Per il direttore del museo Stibbert Enrico Colle, la mostra è “una nuova esperienza per conoscere più a fondo quel vasto patrimonio di opere d’arte e di storia che caratterizza il museo Stibbert”.