Dopo giornate complicate per la gestione dell’emergenza maltempo il presidente della regione Toscana Eugenio Giani è stato nominato Commissario delegato per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi calamitosi nei territori colpiti.
L’ordinanza con la nomina di Giani a commissario delegato è stata firmata dal Capo del dipartimento di protezione civile Fabrizio Curcio.
“Il governo mi ha appena nominato commissario delegato per fronteggiare l’emergenza derivante dagli eventi calamitosi. Massimo impegno per risollevarci, tutti insieme: famiglie, imprese e istituzioni” ha scritto Giani sui social.
Le emergenze: togliere il fango e stabilire procedure per i rimborsi
“Incomincia ad essere forte la richiesta di chiarezza sulle procedure per ottenere rimborsi ed avere una compensazione dei danni subiti – racconta il presidente Giani – Danni che ad oggi quantifico in in almeno cinquecento milioni di euro, tra pubblico e privato, in un’area della Toscana, come quella tra Firenze, Prato e Pistoia, che è tra le più laboriosa, densa di piccole e medie imprese, con case che si alternano ad aziende e capannoni”.
Per questo Giani fa un appello agli istituti bancari: “In questo momento c’è bisogno di grande tolleranza e supporto”. “Dobbiamo studiare – spiega – modi per sospendere i mutui: tanti me lo hanno chiesto. Studiamo anche un modo per fermare la concentrazione di bollette: chiederò una sospensione per gli alluvionati. Cerchiamo infine di portare aiuto anche con il microcredito, attraverso piccoli prestiti, perché possa mettersi subito in moto un circuito dell’economia della ricostruzione”.
Finita l’emergenza, adesso è la fase che anticipa la ripartenza. “Anche la Regione farà la sua parte: domani ne discuteremo in giunta” dice il presidente, che domenica è stato a Cerreto, Stabbia, Quarrata e Catena e a Campi Bisenzio, dove si vive anche la situazione più critica.
“C’è disagio tra le gente – annota – ma anche voglia di lottare e la situazione della viabilità sta migliorando: quelle interrotte o che rendono impossibili arrivare alle case delle persone sono davvero poche a questo punto”.
L’emergenza in questo momento diventa altro: i fanghi per l’appunto da rimuovere e i rifiuti da portare via.
“Sui fanghi – spiega l’assessora Monia Monni – adotteremo la strategia già messa in campo di recente in Emilia Romagna, con cui siamo in contatto. Stiamo lavorando ad un accordo quadro con gli spurghisti che decideranno di aderire. Ci saranno tariffe orarie concordate e l’accordo permetttera ad Alia, il gestore dei rifiuti che lo firmerà, di programmare le priorità degli interventi da eseguire, prima fra tutte far tornare le fogne a ricevere”.
“Ma dobbiamo bloccare – ammonisce l’assessora – anche le speculazioni, già in atto. Ci sono spurghisti che hanno chiesto fino a 10 mila euro per liberare le cantine di casa. E’ intollerabile. L’accordo che formalizzeremo nei prossimi giorni servirà anche a regolare i prezzi”.
Altra emergenza è quella dei rifiuti. Si stanno accatastando e sono sempre più numerosi. “Sono già piene – racconta Monni – alcune aree di stoccaggio individuate dai Comuni e da domani un referente di Alia sarà presente nella sala operativa della Protezione civile per coordinarsi al meglio”. Il presidente Giani ha già firmato l’ordinanza che equipara i rifiuti speciali a quelli urbani.
Gli operatori lavoreranno prevalentemente di notte, per complicare di meno la viabilità. “Non riusciremo però a togliere tutti i rifiuti in un tempo brevissimo – avverte Monni – Solo per i rifiuti urbani si parla al momento di almeno 150 mila tonnellate, che è una cifra astronomica”.
Strade chiuse, possibili modifiche ai percorsi dei bus
Stanno progressivamente riaprendo le strade chiuse in queste ore per allagamenti, frane o alberi caduti. Una situazione in evoluzione continua, soprattutto per la viabilità provinciale. Potrebbero però cambiare i percorsi dei bus.
Per lunedì 6 novembre, il consiglio ai pendolari ed utenti è quindi quello di consultare il sito di Autolinee Toscane, in costante aggiornamento.
I percorsi modificati interessano i territori di un po’ tutte le province, salvo Arezzo, Siena e Grosseto.
Problemi anche sulla linea ferroviaria da Prato a Vaiano e Vernio, interrotta: i viaggiatori potrano utilizzare il biglietto od abbonamento del treno per salire sui bus, anche di Autolinee Toscane.
Per quanto riguarda la FiPiLi, Avr – che gestisce la via – ha confermato la riapertura di una corsia per senso di marcia tra Lavoria e l’Interporto (ramo di Livorno), unico tratto rimasto chiuso a seguito dell’evento meteo della notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre.
Per ragioni di sicurezza, la riapertura del tratto avverrà in modalità controllata dalle squadre della viabilità del gestore. La chiusura del breve tratto non è stata determinata da problemi idraulici della strada ma da due allagamenti che dai campi adiacenti la via per via della rottura dell’argine dei vicini torrenti, ha invaso la carreggiata.
La riapertura della seconda corsia per senso di marcia è legata al riassorbimento del livello dei torrenti ed è prevista tra lunedì 6 novembre e martedì 7 novembre.
Il resto della Fi-Pi-Li è rimasto sempre percorribile, anche per i continui e numerosi interventi adanti avanti ininterrottamente.
Ancora 3mila famiglie senza energia elettrica
Alle 18 di ieri grazie alle riparazioni già effettuate e a 71 gruppi elettrogeni installati e attivati, sono meno di 3mila le utenze ancora senza energia elettrica in Toscana, nonostante il forte vento e le piogge battenti nella notte avessero provocato un ulteriore incremento dei disalimentati, come ha reso noto Enel.
Nel dettaglio permangono situazioni con piano di lavoro in corso a Pescia, a Prato, ad Aulla, a Capannori e a Pescaglia. Ieri sera intorno alle 20, con l’installazione dell’ultimo gruppo elettrogeno da 1.000 kVA, sono state rialimentate tutte le utenze a Campi Bisenzio